Regia di Fernando Meirelles vedi scheda film
"Cidade de Deus" non dice molto di nuovo (ma cavolo come lo dice bene!); è infatti un film moralista, nel senso che i cattivi alla fine sono puniti e il buono, quello che dice "l'onestà non paga", è premiato dalla sua scelta per il bene o almeno dal suo rifiuto - reciproco - del male, e si apparenta a tanto cinema gangsteristico di matrice scorsesiana, fatte salve le debite differenze di luogo e di ambiente, a cominciare da "Quei bravi ragazzi" e "Casino". Alla fine la morale, oltre a quella già detta, sembra essere che "la miseria vi assolverà tutti", anche se uno spiraglio per il libero arbitrio c'è, e infatti Buscapé preferisce come suo eroe il giovane fotografo del giornale al gangster Zé Pequeno.
Gli "attori" sono tutti ragazzi presi dalla strada e sono tutti bravissimi a recitare sé stessi: la mia preferenza va a Douglas Silva, che recita il cattivissimo Dadinho.
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