Regia di Stephen Herek vedi scheda film
Lanie (un’Angelina Jolie con una tinta biondo-Marilyn che non le dona) è una giornalista televisiva di Seattle. È convinta che la sua vita sfiori la perfezione: piega dei capelli, vestiti, trucco, fidanzato (un giocatore di baseball), una casa da rivista di arredamento e - se non bastasse - è alla vigilia di un probabile trasferimento a New York per passare al network nazionale. Gli astuti compilatori del copione escogitano che la protagonista, costretta a girare i servizi con un operatore (Edward Burns) con il quale non va affatto d’accordo, scopre da un homeless, che si arrangia facendo profezie per strada, che non avrà il lavoro che aspetta e che morirà dopo qualche giorno. Il film dovrebbe cominciare da quella scena, ma tutto quello che segue, fino all’ultima inquadratura, è scontato, ovvio, frutto di una fantasia addormentata. Gli attori principali sono unidimensionali, il regista, Stephen Herek (La carica dei 101), ”traduce“ in immagini un copione dozzinale. I due sceneggiatori - John Scott Shepherd è uno dei più quotati del momento, con cinque film in sviluppo e un contratto per girarne tre, e Dana Stevens (City Angels e Gioco d’amore) - sono la prova che ad Hollywood non ci sono né idee né persone capaci di scrivere.
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