Regia di Orson Welles vedi scheda film
Ha qualche spunto interessante, ma a mio avviso non si tratta di un capolavoro. E' una metafora, piuttosto letteraria e realizzata con pochi mezzi. Il personaggio più valido è quello del contabile ebreo, un uomo più realista del re, che accetta la grettezza della vita, ma che al tempo stesso sa essere filosofo.
Il personaggio interessante è lui, non il titano malato impersonato, come al solito ,da Welles.
Se il film riesce a staccarsi di poco da una dignitosa sufficienza, lo si deve soprattutto a questa figura minore, ambigua, ma per questo più autentica di tante metafore metacinematografiche.
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