Regia di Teemu Nikki vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 19: CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA
La "sathi" è una particolare birra finlandese ottenuta dalla fermentazione delle bacche di ginepro.
Il risultato è un liquido dal colore limaccioso non proprio invitante, ma in grado di creare dipendenza alcolica tra gli abitanti dei piccoli centri che continuano a produrla e a commerciarla utilizzando ricette e strumenti antichi risalenti alla tradizione locale.
Le sorelle un po' dispotiche e grossolane Pirkko e Taina custodiscono una ricetta che ne rende il proprio prodotto particolarmente ricercato.
Dovendo farne dono per il matrimonio di una cugina resa zoppa da un grave incidente d'auto, le due incappano in una serie di pasticci che le costringe a prelevare un centinaia di litri dagli odiosi ed invidiosi parenti, creando una situazione a metà strada tra la parodia e il noir, in un crescendo di azioni furtive e misundestanding in grado di creare caos e una vera e propria rincorsa ad accaparrarsi la così agognata bevanda alcolica preziosa.
Dal prolifico regista finlandese acclamato ed ormai noto Teemu Nikki, presente alla Festa romana anche la scorsa edizione con La morte è un problema dei vivi (2023) e noto per Il cieco che non voleva vedere Titanic (2021), 100 litres of Gold è in realtà una farsa grossolana e spesso volgare, tra dissenterie sfavillanti, rutti senza vergogna e altre piacevolezze plateali, che descrivono i tratti sin eccessivamente calcati e grotteschi di una vita di provincia all'insegna dell'invidia per il vicino e della sfrontatezza come unico scopo di una vita lasciata al puro soddisfacimento delle proprie esigenze fisiologiche più primarie.
Resta vivo un senso di desolazione che al regista preme evidentemente molto, ostentando uno stile farsesco che punta molto su una comicità greve e fisica ben diversa dalla finezza di autori ben più raffinati come il maestro inimitabile Kaurismaki.
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