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L'orgoglio di Jesse

Regia di Gary Nelson vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su L'orgoglio di Jesse

di John_Nada1975
5 stelle

Interpretazione intensa di Cash, una leggenda vera non soltanto nella musica ma che emanava innato carisma in ogni sua apparizione cine-televisiva. Con la sua caratteristica sottrazione, riesce bene a trasmettere tutto l'imbarazzo, la paura anche, del protagonista Jesse Hallam, un ex minatore carbonifero fin dall'età di 12 anni, e poi fattore del Kentucky che vende la sua fattoria dopo essere rimasto vedovo, per andare assieme al figlio maggiore Ted(Ben Marley) in città a Cincinnati nell'Ohio, e far operare la figlia piccola Jenny(Chrystal Smith) per un costoso intervento alla schiena malformata, che altrimenti la renderebbe menomata.

Per tutta la vita Jesse è riuscito bene o male a sopravvivere nel mondo rurale con un segreto sempre rischiosamente custodito: il suo analfabetismo.

Adesso in città ha però bisogno di trovare un lavoro e non più da autonomo nel quale possa nascondere il non poter leggere, senza ovviamente alcun titolo di studio e prima che i soldi della cessione finiscano,  passare l'esame per il rinnovo della patente, oltre ha le mille incombenze quotidiane e non, che possano capitargli fra capo e collo come una sovrastante minaccia non sapendo nè leggere nè scrivere.

Sarà il suo datore di lavoro come Sam, il grossista italiano(Eli Wallach), droghiere e di frutta e verdura, presso il quale Jesse svolge il faticoso lavoro di scaricatore, che invece di licenziarlo come Jesse temeva se avesse mai scoperto il suo handicap, a indicargli sua figlia che fa l'insegnante(Brenda Vaccaro), come possibile soluzione del dilemma esistenziale che lo perseguita da tutta la vita, e affrontare il gigantesco impegno di imparare da cinquantenne a leggere e scrivere, iscrivendosi ad una scuola per adulti analfabeti che inizialmente abbandonerà, per poi riprendere.

Buona l'ambientazione nel Kentucky rurale e poi a Cincinnati

Regia senza particolari guizzi che si riscatta in un finale caparbio ed emozionante, a viso aperto nell'aula turbolenta e piena di giovani teppisti, in una scuola estiva in preparazione agli esami di riparazione per accedere alle superiori, di Jesse assieme al figlio adolescente, che come lui da giovane stava trascurando scuola e istruzione, essendo ancora semi-analfabeta al momento di diplomarsi.

Seppure come detto all'interno dei limiti del prodotto televisivo per famiglie, questo fu anche il primo film sull'analfabetismo negli Stati Uniti, che secondo dati vecchi di dieci anni coinvolgeva 32 milioni di adulti – circa il 14% della popolazione – persone non in grado di leggere come nemmeno dei principianti, e almeno altrettanti coloro che ne sono a malapena capaci.

Cash con la sua maschera solo apparentemente limitata, ma dalla calma e repressa emotività da nativo che vorrebbe soltanto riuscire a vivere in pace con tutti, ti rende compartecipe di una cosa che può essere molto difficile anche solo da immaginare, come sempre, non trovandosi nelle condizioni di chi debba nascondere un tale grande limite, per pudore, rimpianto, vergogna e senso di inferiorità, anche con i familiari più vicini, pur essendo una persona di intelligenza nella media se non sopra che deve sopravvivere e soprattutto non farsi fregare, ogni giorno, incontrando enormi difficoltà per cose che la stragrande maggioranza delle persone può vedere come scontate. 

Bello anche l'inizio sulla tomba della moglie, in cui la pacata recitazione di Cash e una delle sue magnifiche canzoni incorniciano una bella sequenza(ce ne sono diverse nel film, ma la colonna sonora non è mai stata pubblicata), e anche le frustranti, avvilenti scene della ricerca lavoro nella grande città soprattutto quelle all'ufficio di collocamento- dove Cash è veramente bravo e di poche parole-, dopo avere sistemato la figlia in ospedale, e il figlio più grande in una casa in affitto, e nella scuola superiore del quartiere.

E' sottilmente bravo perché ben consapevole dei limiti inespressi del personaggio, mai troppo sicuro di sè e ottimistico, anche nella sequenza alla motorizzazione civile, laddove il panico negli occhi per non riuscire nei tempi prestabiliti a sostenere un esame solamente orale, viso i problemi crescenti incontrati con i moduli scritti di cui non ricorda più le parole memorizzate Senza riuscire a riconoscerle veramente, è ben dosato dalla regia e dalla gradevole ma non esente da difetti e buchi-ad esempio non c'è nessun personaggio veramente poco comprensivo o negativo, e certe scene vengono trascinate un pò troppo per le lunghe, e manca una spiegazione vera, un problema di apprendimento o il non avere potuto frequentare la scuola per lavorare fin da bambino, sul passato di Jesse per cui egli non abbia potuto imparare a leggere fino all'età adulta, oltre che per la mancanza di una difficoltà veramente attanagliante nella trama nonostante la sua mancanza forse dovuto alla bonarietà da prodotto televisivo-, sceneggiatura di Suzanne Clauser.

 

John Nada

 

 

 

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