Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
il nonno, vecchio e stanco, per la produzione di d'amato, realizza un film tratto da un suo stesso racconto. la vicenda ricorda la canzone di vecchioni "samarcanda". è un film molto intimo e particolare quello che segna il finale della carriera di fulci, che sicuramente pesca a piene mani dal vissuto del maestro, debilitato dalla malattia, la sua riflessione sulla morte abbandona i toni del macabro e sceglie di presentarci l'uomo perduto nella vita, una vita che ha come naturale conclusione la morte. come lo sa il protagonista, che per tutto il film si affanna a seguire il carro funebre che non può superare perchè sta trasportando la sua salma, così ogni uomo vive la propria vita cercando l'infinito e puntando a ciò che resterà di lui, consapevole che il suo viaggio finirà quando riuscirà a superare quel maledetto carro funebre.
sicuramente non un film bello, a tratti molto noioso, sconclusionato, ma che trasmette perfettamente il senso di smarrimento di un uomo stanco e in difficoltà, un nonno che chiede nuovamente ai suoi nipotini di accompagnarlo, anche se come ogni uomo ha fatto molti errori, anche per questo ultimo tratto di strada...
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