Regia di Takashi Shimizu vedi scheda film
Ju-on è già vecchio. Tolta la rappresentazione inedita dell’orrore (per noi occidentali…) e le bizzarrie espressive (che derivano per lo più da una concezione tutta orientale del racconto) il film è ripetitivo e monotono, giacché l’evento traumatico che genera la spirale di morte è scarsamente significativo: la mancanza (intenzionale) di una giustificazione virale precipita la pletora di spauracchi nell’infantilismo e nel ridicolo. La complicata struttura a incastro non giova a incrementare l’interesse ma, semmai, appesantisce le immagini di una pretestuosa zavorra metanarrativa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta