Regia di Oxide Pang Chun, Danny Pang vedi scheda film
the eye non mi ha spaventato, per me non è un horror.
daccordo all'inizio poteva anche sembrarlo con quelle immagini frammentate, ma subito dopo era chiaro che non era intenzione dei due registi farne un horror.
mun la protagonista che riacquista la vista dopo un trapianto di cornea è disorientata perchè vede delle ombre. poi vede la propria stanza da letto trasformarsi di notte svegliandosi da strani sogni che la disorientano e la spaventano, e vede persone che si accorgerà di vedere solo lei.
quando poi mun si accorge chi sono le persone che vede, prende coscienza e cerca di sapere chi è il proprietario della cornea e di risolvere l'inconveniente.
a me il film ha molto ricordato il film di miyazaki "la città incantata" dove un villaggio viene abitato dagli spiriti delle cose che circondano l'uomo nella vita di ogni giorno.
the eye è un film sugli spiriti di persone morte in circostanze tragiche che vagano senza riuscire a trovare pace perchè non trovavano pace al momento della loro violenta dipartita.
mun incontra lo spirito di un bimbo che si è gettato dalla finestra del palazzo in cui vive perchè non riusciva a trovare la pagella scolastica.
incontra lo spirito di una bimba morta di cancro che è naturale non trovi pace, non avendo vissuto la vita che un bambino della sua età normalmente vive.
in quei pochi "istanti" in cui vede, mun ha però anche l'occasione di vedere cose belle e serene, cose che valga la pena di vedere e anche se nel prefinale(giustamente "hollywoodiano) mun crede di aver risolto il suo problema, nel finale si rende conto suo malgrado che non potrà mai avere una vita normale con quella cornea, perchè la donatrice era una prescelta, considerata una iettatrice ed emarginata come una reietta.
the eye per me è un film sulla necessità di dover vivere bene, ma sulla sua quasi impossibilità. perchè nonostante non sia sicuramente esaltante vedere un fantasma leccare carne esposta nel ristorante, non tutti i fantasmi sono i fantasmi alla "rose red".
e quindi per ogni spirito che vaga inquieto ci sono dei vivi, che non riescono più a vivere non riuscendo a farsi una ragione del tremendo accaduto.
l'unico desiderio di mun è quello di essere una persona normale, almeno in questo c'è riuscita.
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