La recensione su The Eye

Hong Kong. Dopo essersi sottoposta a un trapianto di cornea, Mun (cieca dall'età di due anni) riacquista la vista. Mentre è in terapia con un medico per la riabilitazione, la ragazza ha strane visioni, in particolare spettri di defunti, che si sovrappongono alla realtà: per strada, in ospedale, a casa, Moon incrocia fantasmi di gente recentemente morta. Tormentata dalla situazione, decide di risalire all'identità del donatore. 

"La coscienza in punto di morte accompagna le persone nell'Aldilà. Questo significa che il pensiero, nell'ultimo istante della vita, diventa la coscienza eterna dell'anima. Le persone che muoiono all'improvviso non sanno di essere morte, perciò le loro anime rimangono in questo mondo; altre invece rifiutano di andarsene, di solito perché hanno problemi che non sono stati risolti in vita. Queste anime non possono essere consolate finché i loro problemi permangono. C'e un solo modo per aiutarle: risolvere quello che hanno lasciato irrisolto. È il caso della donna che Mun continua a vedere, dopo avere riacquistato la vista."

Horror girato con stile, molto curato e in grado di spaventare in più contesti senza ricorrere ad effetti speciali particolarmente complessi. Oggi purtroppo meno efficace a causa dei trucchi in CGI, decisamente limitanti sulla qualità, soprattutto nel finale con il massacro di massa causato da un'autocisterna che perde GPL. Semplice nella trama ma sviluppato in un contesto agghiacciante nel quale gli immancabili tòpoi orientali (l'ascensore, il suicidio con caduta da un palazzo, la maledizione della preveggenza) vengono trattati con stile personale. The eye rimane forse tra le cose migliori dei due cineasti, qui al secondo lungometraggio, venendo piuttosto velocemente rifatto negli USA (nel 2008). A parte il secondo episodio della serie, ancora di genere horror e piuttosto riuscito, i fratelli Pang ne realizzano poi una terribile e inguardabile parodia (The eye infinity, 2005). Continuano come sceneggiatori - si direbbe piuttosto privi di idee - a trattare di nuovo l'argomento nel remake indiano Naina (2005). Questa staticità e ripetizione artistica, accostabile a quella di Takashi Shimizu per The grudge, denota una crisi creativa che sembra essere inarrestabile (ancora nel 2010, con The child eye, sono fermi a questo soggetto). Alla luce del tempo i fratelli Pang dopo un esordio interessante hanno dato vita a una serie di horror piuttosto mediocri, tra i quali risalta in particolare - oltre a questo - The messengers (2007).

Curiosità 

Petchburi Road di Bangkok, 24 settembre 1990: un'esplosione provocata dal gas uccide 90 persone, ferendone 121 e coinvongendo 43 automobili. Un fatto realmente accaduto, poi rielaborato dai fratelli Pang in The eye.

"Certe cose accadono soltanto dentro ai sogni. O nei tuoi occhi." (Andrew Faber)

F.P. 03/01/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 94'10")