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La città incantata

Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film

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La recensione su La città incantata

di ilcausticocinefilo
10 stelle

Beh, non c'è molto da dire...

 

Miyazaki, che già si era distinto agli occhi del pubblico occidentale e non solo con i precedenti Totoro e Mononoke, realizza qui il capolavoro assoluto dell'animazione.

 

 

 

 

La città incantata è un film che sfiora la perfezione, un film meraviglioso e stupefacente, un vero gioiello di animazioni e disegni.

Porta l'animazione tradizionale ai suoi massimi vertici, regala sfondi bellissimi e dettagliati, e, per diretta conseguenza, impressiona lo spettatore in più di una sequenza, fra paesaggi e ambienti naturali stupendi e resi mirabilmente.

 

Rappresenta l'apice di una carriera pluridecennale, l'opera magna di un autore che entra di diritto fra i più grandi della storia del cinema.

 

 

 

 

E' un film magnifico e visionario in cui non una sola cosa è fuori posto, in cui le trovate e le invenzioni si susseguono a ritmo incessante, dove le melensaggini sono abolite, e la trama avvincente e appassionante permette al regista di affrontare larga parte dei suoi topoi più cari, a cominciare dall'immancabile rapporto fra uomo e natura, mentre emerge predominante il tema del passaggio dall'adolescenza all'età adulta, con conseguente carico di responsabilità e doveri.

 

Assume, insomma, i caratteri di un racconto di formazione, calato in un contesto fantastico ma fortemente ancorato alla realtà, si affida a metafore e allegorie quanto a richiami allo shintoismo, al teatro kabuki e, naturalmente, ad Alice nel Paese delle Meraviglie.

Stupisce gli occhi e la mente e non può di certo lasciare indifferenti.

 

 

 

 

E' una favola adatta a grandi e piccini, in cui le scene memorabili si sprecano (sicuramente quella iniziale, ma come dimenticare la metamorfosi subita dai genitori, la prima rivelazione della vera natura del luogo al calar della notte e, in particolare, lo straordinario viaggio in treno sulla ferrovia sommersa).

 

Ancora: si tratta di una pietra miliare dell'animazione, ma del cinema in generale, un film che offre, fra le altre cose, anche una galleria di personaggi indimenticabili (dal re delle fornaci Kamagi al gigantesco neonato obeso Boh alla maga Yubaba), come detto animazioni fenomenali e una colonna sonora di delicata intensità.

 

Inarrivabile e imperdibile, un film da far vedere ai bambini di tutte le età, mentre l'entusiasmo quasi fanciullesco dello spettatore persino più smaliziato dovrebbe essere garantito.

 

Piccola curiosità:

La scelta della “location dove si svolge gran parte dell'azione, una stazione termale, deriva da un ricordo d'infanzia del regista.

 

 

 

 

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