Regia di Hayao Miyazaki vedi scheda film
La poetica lirica della città incantata non si discute, anche se i grandi numeri non sono mai sinonimo positivo dello stato dell'arte, l'anime di H.Miyazaki fu campione d'incassi in Giappone, riscuotendo notevole successo anche in altri paesi del mondo compresa l'Italia. Una volta tanto marketing e pubblico ci avevano visto giusto, e io, che sono un "ghiottone", mi sono fatto l'intera filmografia del regista nipponico. Sto scherzando, anche perché questa di fatto è la sola opera che posseggo.
La città incantata è un film d'animazione di ricercato buon gusto che va ad immettere in una favola meravigliosa miti e le leggende del folklore giapponese. C'è anche qualcosa di involontariamente derivativo, e c'era d'aspettarselo, che accomuna l'opera di Miyazaki ad altri capolavori occidentali come il Mago di Oz o Alice in Wonderland.
Chihiro, una bimba timida e insicura, è in viaggio con la famiglia per un trasloco. Il padre, "gagliardamente" fiero della sua Audi 4WD sta guidando in una strada sconnessa in mezzo al nulla, evidentemente per raggiungere la nuova abitazione tutto ciò era necessario.. Arrivati ad un antico portale in muratura, la famiglia per curiosità, si avventura a piedi per raggiungere l'altra estremità della galleria. La piccola Chihiro è impaurita ma non può fare altro che seguire i genitori in quello che apparentemente sembra un parco giochi abbandonato. Il portale non è altro che l'ingresso ad un mondo leggendario abitato da spiriti yokai e rane parlanti. Chihiro per far tornare i suoi genitori nelle sembianze umane deve lavorare, e solo Yubaba, la titolare dell'enorme complesso termale, che ha lo scopo di ospitare gli Dei shintoisti che cercano ristoro dalle divine fatiche giornaliere, può fargli il contratto. La città incantata è una favola moderna che mescola temi importanti fra cui l'ecologia e l'importanza che c'è nel manifestare sentimenti umanamente più sentiti, quale l'amore e la determinazione. La forza e la necessità di non arrendersi alle difficoltà della vita. Lo studio Ghibli, fondato a Tokyo dallo stesso Miyazaki, rifinisce il tutto donando allo spettatore un anime dai disegni dettagliati e particolarmente colarati tipici dello stile del regista. Un film ben fatto e curato nei minimi dettagli, un vero e proprio classico dell'animazione giapponese.
7/10
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