Regia di Romolo Marcellini vedi scheda film
Sacro Graal di ogni appassionato motociclistico del mondo per quanto riguarda(va) le pellicole sul tema delle gare in tempi pionieristici, oltretutto avvalendosi della consulenza e della partecipazione dei più grandi corridori della loro epoca(Pierre Monneret, Geoff Duke, Bill Lomaso, Libero Liberati, Enrico Lorenzetti, Keith Campbell, Reg Armstrong, Albino Milani, Bruno Francisci)italiani e non, sparito da ogni distribuzione per oltre sessant'anni, e restaurato grazie ad un "crowfunding" internazionale, patrocinato dalla Rodaggio Film e dalla Cineteca di Bologna- Laboratorio L'Immagine Ritrovata.
Romolo Marcellini firma qui una splendida capsula del tempo a colori Eastman, con una fotografia molto bella di Aldo Giordani apprezzabile nei suoi cromatismi accesissimi grazie al restauro, e la sua opera migliore, in Totalscope 2.35:1; quella in cui aveva creduto di più della intera carriera cinematografica, fuori dai suoi numerosi documentari nei quali ha sempre dimostrato una tecnica e una capacità di posizionare la cinepresa per delle inquadrature di estremo dinamismo e mai scontate, che veramente pur con le dovute misure, potrebbero farlo fregiare del titolo di "Riefenstahl italiano''.
Anche perché legato al fascismo e già documentarista in Somalia e in Eritrea, mai rinnegandolo e quindi poi dichiarato abile e arruolato per le liste di proscrizione imperanti, della intellighentsja culturale italica a base di sinistronzate.
Le emozionantissime e tecnicamente sopraffine riprese in corsa alla vera ultima edizione(fu l'anno dell'incidente terribile di De Portago alla Mille Miglia che portò al divieto di tutte le gare su strada) della Milano- Taranto, e in pista dei gran premi motociclistici di questo film hanno pochi corrispettivi in grado di reggere al confronto(se non forse soltanto il britannico "Criminali sull'asfalto"[Checkpoint] di Ralph Thomas, con Anthony Steel e Stanley Baker, la sua strepitosa parte finale sulla corsa automobilistica Firenze- Locarno ispirata dalla citata Mille Miglia e dell'anno prima), sia per il 1957 che anche gli anni successivi, tanto che a volte pare già di trovarsi persino in un "Grand Prix" di John Frankenheimer, con dieci anni di anticipo.
Rik Battaglia nei panni del protagonista Carlo Benni campione di motociclismo che mai si piega davvero al compromesso e alla paura di niente e nessuno, eccellente e ottimamente scelto nel ruolo, doppiato da Gualtiero De Angelis.
Ted_Bundy1979
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