Il viaggio solitario e simbolico di Gretchen una ragazza che fa parole crociate in qualsiasi luogo si trovi: in metro, in autobus, per le strade di New York. Un passatempo innocuo che acquista dimensioni epiche, ma forse questo è l'unico modo che conosce per mettersi alla prova e distinguersi in una società che invece chiede solo l'omologazione.
Ecospasmi ed ectoplasmi di un 11-settembre-2001 mai troppo distante. Strascichi di una (as)sorda(nte) angoscia passata che diviene frenesia moderna, nonché stridore metallico che trasforma i fantasmi in robot, dediti alla (dis)soluzione di un teorema del delirio, reiterativamente (s)montato e tagliato [Cut] fino a diventare un (8 e) mezzo che porta alla catarsi,… leggi tutto
Non fidatevi di Bartezzaghi quando vi consiglia un film. Per fortuna Marathon è corto (un'ora e un quarto), perchè è davvero di una noia insostenibile: non vi succede nulla di nulla. La protagonista appare spocchiosa ed infantile, spasmodicamente tesa al superamento di un record tanto vago quanto stupido; in più si aggiunga che per concentrarsi ha bisogno del caos… leggi tutto
Ecospasmi ed ectoplasmi di un 11-settembre-2001 mai troppo distante. Strascichi di una (as)sorda(nte) angoscia passata che diviene frenesia moderna, nonché stridore metallico che trasforma i fantasmi in robot, dediti alla (dis)soluzione di un teorema del delirio, reiterativamente (s)montato e tagliato [Cut] fino a diventare un (8 e) mezzo che porta alla catarsi,…
Marathon è un film che vive di ossessioni: quelle per gli spazi pieni della metropoli e quelle per gli spazi vuoti delle caselle del cruciverba. I primi da svuotare, i secondi da riempire. E vive delle ossessioni delle voci intrecciate e dei volti indistinguibili e dei tratti di metropolitana tutti simili a se stessi. Il bianco e nero è come un rimando continuo ai colori…
Non fidatevi di Bartezzaghi quando vi consiglia un film. Per fortuna Marathon è corto (un'ora e un quarto), perchè è davvero di una noia insostenibile: non vi succede nulla di nulla. La protagonista appare spocchiosa ed infantile, spasmodicamente tesa al superamento di un record tanto vago quanto stupido; in più si aggiunga che per concentrarsi ha bisogno del caos…
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
Immaginate lo spreco. Tutta questa densità umorale... questi lineamenti... L'impossibilità di discernere l'Uno dal contesto, e viceversa. Ecco. Le ansie sprecate; e il brusio sordo delle recriminazioni. I pomeriggi…
Un film sulla concentrazione, che ti sottrae al mondo degli “altri”, e ti fa attraversare, indenne, il rumoroso e confuso flusso della folla. Resti isolato, in balia dei tuoi pensieri, che sono anche le voci di dentro in cui riecheggiano le parole delle persone amate (come, per Gretchen, i consigli che la madre le lascia nella segreteria telefonica). Una competizione con te stesso che, una…
Sono un rivenditore di areostati nella Terra delle Libellule. Ciò non manca di frustrarmi, per cui, esattamente come fa il regista porno col più Precox dei propri attori, me la prendo col primo venuto. Egli è un…
Ci sono tanti modi per farsi del male e uno è sicuramente la visione di "Marathon", che parla di una ragazza newyorkese che si pone l'obiettivo di battere il proprio record di 77 cruciverba risolti in ventiquattr'ore. La ragazza riesce a concentrarsi soltanto tra i rumori della metropoli, e in particolare sulla metropolitana, tanto che, una volta giunta a casa, nel silenzio delle pareti…
una figlia che corre per new york cercnado di battere un record. la madre anche lei un tempo alla stessa età fece un record di cruciverba. comunica con la figlia via segreteria telefonica. quel numeretto da attaccare…
Le folle frenetiche vanno e vengono tra i rumori della jungla newyorchese e tra l’indifferente impassibilità di Gretchen, la protagonista, in evidente antinomia col brulicare ed il crepitare di suoni tutt’intorno. I mostri ferrosi sfoderano tutta la grinta e la capacità di inglobare nelle loro viscere ogni parvenza che in questo mondo respira d’umano. Un’immensa estensione di coscienze…
Un gospel stridulo, intonato da voci mai udite, perciò stordenti. Perciò sgraziate. Un mutismo rumorosissimo, fatto com'è di viltà e di piombo. Sottogenere: dicerie sparse ad arte. Sì da restarne in ipnotica…
Una ragazza che per risolvere crucuverba e battere così un record viaggia tutto il giorno in metropolitana nella caotica NY. E sì perchè Gretchen riesce a concentrarsi solo se immersa nel caos ridondante della metropoli, dove tutto richiede l'omologazione e dove tutti conducono esistenze isolate, chiusi nella proprie caselle, come le lettere che compongono un cruciverba. E questa analogia tra…
Una ragazza deve battere il record di cruciverba realizzati in 24 ore, e per concentrarsi meglio ha bisogno di rumore, di caos urbano, e quindi passa da una metropolitana all'altra, da un bus alle strade di New York per concentrarsi meglio. Questo è il pretesto del regista Naderi per farci vedere la Grande Mela urbana, con i suoi 7 milioni di abitanti, tra americani, neri, asiatici, musulmani e…
Gli ultimi (quasi) che mi è capitato di vedere... Sono contento di aver di nuovo visto sullo schermo Valentina Vargas, incubo e desiderio ad un tempo per Umberto Eco e Sam Fuller. Dedicata a lei: Stat rosa pristina…
Per raccontare New York, Naderi unisce l'ossessione della metropolitana con quella per i cruciverba, e ne scaturisce un'esperienza audiovisiva invischiata nell'ossessione.
I suoi 75 minuti, inzuppati in un bianco e nero più morboso che morbido, arrivano a colpire molto duro, gettandoci di peso in un trip maniaco-compulsivo che quasi riesce ad affaticare fisicamente, per merito di una riuscita…
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Commenti (2) vedi tutti
Attendiamo un sequel incentrato sul sudoku :-)
commento di moviemanUno dei film metropolitani più belli.Un bellissimo b/n
commento di mise en scene 88