Regia di Lawrence Kasdan vedi scheda film
Un bizzarro regista Lawrence Kasdan: in quasi 30 anni di carriera ha diretto solo una decina di film, passando dal culto generazionale anni '80 de "Il Grande Freddo" all'insipido western di "Silverado" e "Wyatt Earp", dagli struggenti sapori agrodolci di "Turista per caso" alla bizzarra commedia nera di "Ti amerò fino ad amazzarti", dal dramma corale con risvolti new age di "Grand Canyon" alle romanticherie del deludente "French Kiss". Negli ultimi anni il regista americano ha diradato parecchio la sua già non propriamente frenetica attività: la sua ultima pellicola, proprio a confermare la natura un po' ondivaga del personaggio, è questo horror fantascientifico nel quale Kasdan deve aver creduto molto dal momento che ne è anche sceneggiatore e produttore. Il film è tratto da un romanzo di Stephen King e si vede, dal momento che presenta alcuni dei temi ricorrenti dello scrittore americano (la rievocazione dell'amicizia tra adolescenti già vista in "Stand by me" e in "It", l'ambientazione nel New England, ormai per King un vero e proprio luogo comune geografico). Purtroppo, come spesso in passato è accaduto per le trasposizioni cinematografiche dei libri del celebre Stephen, anche questo "Acchiappasogni" non convince particolarmente. Il film di Kasdan è interminabile, abbastanza noioso, con una sceneggiatura piena di buchi e a tratti assolutamente incongruente nel chiarire cosa sta accadendo e nell'amalgamare i flashback con le scene ambientate nel "presente". I personaggi sono tagliati con l'accetta, manca un qualsiasi tentativo di approfondimento psicologico e anche il cast non è particolarmente convincente. Alla fine la pellicola di Kasdan fallisce un po' su tutti i fronti: per essere un film di fantascienza alla X-Files non è abbastanza misterioso ed originale (la solita invasione aliena, capirai...), per essere un horror non fa mai paura, per essere una pellicola nostalgica alla "Stand By Me" è appena appena abbozzato. Il film, tutto sommato, si fa anche vedere, soprattutto per la curiosità di capire dove diavolo la storia voglia andare a parare, ma alla fine quello che rimane è il rimpianto per il miglior Lawrence Kasdan, che sembra ormai smarrito nel labirinto del proprio talento sprecato... voto mediocre.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta