Regia di Lawrence Kasdan vedi scheda film
Trasposizione piuttosto fedele, per circa 3/4 di film, dell'omonimo romanzo di Stephen King. Lawrence Kasdan, che ricordiamo per i western Silverado e Wyatt Earp, tenta di velocizzare un soggetto prossimo alle 700 pagine e per lunghi tratti noioso. L'adattamento, da un punto di vista tecnico, si rivela piuttosto riuscito anche se l'ultima parte viene brutalmente sforbiciata e, in parte, modificata. I fan di King non apprezzeranno certi tagli in segno del politicamente corretto (il romanzo non lo era affatto). Curiosa anche la scelta di modificare i dialoghi, con scambi di battute non riprese da King e non all'altezza della situazione.
La struttura riporta alla mente “It” (nel romanzo citato direttamente), “Stand By Me” e altri lavori tratti dalla penna di Stephen King. Abbiamo, in altri termini, un gruppetto di uomini vecchi amici di infanzia che si ritrovano da adulti alle prese con un evento paranormale.
Non mancano sequenze capaci di restare impresse nella memoria dello spettatore (gli animali che fuggono in massa in una foresta innevata), eppure il film non riesce a convincere del tutto. La ragione dell'insuccesso dipende anche dalla scelta di scommettere su un romanzo non poi così amato dai lettori di King.
La Warner Bros non bada però a spese. Mette a disposizione di Kasdan un cast decisamente notevole in cui figurano Morgan Freeman (sprecatissimo) e Tom Sizemore. Interessanti la fotografia e le affascinanti location. Un po' pacchiani gli effetti speciali che tendono a edulcorare la componente splatter del romanzo.
La regia non è monocorde (anzi è sufficientemente briosa), più votata all'azione che alla tensione. Poco di originale, con chiari omaggi ad Alien, L'Alieno e La Cosa.
I dialoghi!
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