Giappone, XVI secolo. Uno spirito profetizza a Taketoki Washizu, un nobile guerriero di ritorno da una spedizione vittoriosa, la conquista del potere e l'invincibilità fino a quando la foresta non si muoverà verso il Castello del Ragno. L'oracolo si avvera: l'uomo, attraverso una serie di usurpazioni ed efferati delitti, diventa estremamente potente. Quando l'esercito nemico si avvicina al castello, utilizzando i rami tagliati degli alberi per mimetizzarsi, la previsione sarà compiuta.
“Ho dimenticato Shakespeare e ho girato il film come se fosse una storia del mio paese” dichiarò Kurosawa,ed è infatti il Giappone del XVI secolo il teatro della corrusca vicenda, lo scenario in cui i personaggi si muovono seguendo il ritmo lento e ieratico del teatro NO
7 Ottima interpretazione del MacBeth. L'uso delle nebbie, le immagini ripetute, ed una buona fotografia (siamo nel 57'..) sono il punto di forza di Kurosawa.
Uno degli adattamenti cinematografici più felici dell'opera di Shakespeare e senz'altro la migliore versione del Macbeth, molto amata da grandi scrittori come Thomas S. Eliot e critici letterari come Harold Bloom. Il genio del regista consiste nel visualizzare il dramma dell'ambizioso e crudele Macbeth attraverso un'atmosfera da incubo, estremamente ieratica e stilizzata, che ritroviamo… leggi tutto
Senz'altro Kurosawa si sarà ispirato al Macbeth di Shakespeare, non credo possa essere il contrario. Anche se la versione cinematografica occidentale è senzaltro più recente ed anche più fedele al racconto Shakespeariano, la mia opinione è che Akira Kurosawa sia un grande, riesce a rendere molto la drammaticità della situazione nella quasi assenza di scene cruente. leggi tutto
VIETATO AI MINORI di 60 anni (Parliamo di film, ovviamente. Visibili in rete, visti e scelti da cherubino. Uno al giorno per la prima volta.) - TERZA SETTIMANA…
Il potere della profezia e delle forze del male che bramano entro un Giappone feudale del XVI secolo, oppresso da guerre tra villaggi e signorie.
In un contesto di fine battaglia, due nobili condottieri di nome Taketoki Washizu e Miki Yoshiaki,fanno ritorno a casa, dopo aver volontariamente sconfitto le forze nemiche al loro sovrano, costringendole alla ritirata. Sulla via del ritorno,…
Amo il Teatro, che a modesti livelli ho anche fatto, e trovarlo a volte abbinato all'altro piacere del Cinema mi da una grande gioia.
Questa passione, senz'altro condivisa da molti, mi ha portato a scegliere una…
Quando c'è Kurosawa di mezzo, qualsiasi cosa faccia ti ritrovi le 4 stelle. Qui vorrei davvero capirle, ha solo preso l'opera di Shakespeare, l'ha leggermente rimaneggiata, ha ammazzato il ritmo e l'ha contestualizzata al Giappone. Qual è la genialità? Giusto dare una valutazione positiva perché il lavoro fatto dal regista è comunque un'importante…
Amo il cinema e amo l'autore teatrale elisabettiano per eccellenza, William Shekspeare, autore che al cinema ha dato tanto, e tanto il cinema ha preso da lui, storie tragiche, commedie, personaggi memorabili e storie…
Tempo da muri, in Italia e in Europa. Dove l’elemento divisivo per eccellenza viene invocato, paventato, minacciato e/o applicato a politiche dal respiro corto quanto quello del “confine” delimitante.…
Il trono di sangue è una grande riproposizione del Macbeth ambientato in un Giappone medievale,firmato dal grande regista giapponese e maestro assoluto della settima arte Akira Kurosawa.
Kurosawa aveva da diversi anni in cantiere di realizzare una sua versione della tragedia ma fù "costretto"a rinviarla di alcuni anni quando ha saputo che una versione cinematografica del Macbeth…
William Shakespeare è il più conosciuto scrittore teatrale che sia mai esistito.
Le sue opere sono probabilmente il punto più alto che l'arte (non solo la letteratura)abbia mai raggiunto.
Anche…
Il Trono di Sangue (o, meglio, il Castello del Ragno) capolavoro del grandissimo Akira Kurosawa, si ispira al Macbeth di Shakespeare trasponendolo nel Giappone del XVI secolo, tra le lotte per il potere dei signori della guerra feudali, e rappresentandolo utilizzando le convenzioni del teatro tradizionale nipponico.
I nobili guerrieri Washizu e Miki sono chiamati al Castello…
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Commenti (5) vedi tutti
Kurosawa reinterpreta il Macbeth di Shakespeare. Ritmo discretamente basso, lo consiglio a chi ama il regista nipponico.
leggi la recensione completa di alfatocoferolo“Ho dimenticato Shakespeare e ho girato il film come se fosse una storia del mio paese” dichiarò Kurosawa,ed è infatti il Giappone del XVI secolo il teatro della corrusca vicenda, lo scenario in cui i personaggi si muovono seguendo il ritmo lento e ieratico del teatro NO
leggi la recensione completa di yume7 Ottima interpretazione del MacBeth. L'uso delle nebbie, le immagini ripetute, ed una buona fotografia (siamo nel 57'..) sono il punto di forza di Kurosawa.
commento di GanaJuzaVoto 8+ Sintetico
commento di luca8267/8
commento di nico80