Regia di Ben Sharpsteen vedi scheda film
Una fiaba davvero tenera, intensa, simbolica e ricca di morale questa. Racconta una storia molto dolce e commovente che tratta tematiche varie molto serie: l'amore incondizionato di una madre verso il proprio figlio, la diversità o deformazione fisica schernita e vista come fenomeno da barraccone e l'abilità che alla fine dimostra il soggetto beffeggiato da tutti (Dumbo in questo caso), nello sfruttare il proprio handicap per scopi utili o vantaggiosi tanto da trasformarlo in un pregio! La sua figura di elefantino diverso dagli altri è diventata certamente leggenda e le sue orecchie enormi a sventola, rappresentano da molto tempo ed in diversi contesti, un appellativo metaforico consunto ed ormai di culto. Questo film sa affrontare i suoi argomenti con la giusta delicatezza e con uno stile elegante talvolta farcito di un'efficace ironia e riesce soprattutto a caratterizzare molto bene i suoi personaggi, dal più buono al più cinico e cattivo tra i quali naturalmente si distingue il simpatico e furbo topolino Timoteo che decide di diventare molto amico di Dumbo dopo essersi accorto di quanto venga deriso ed isolato ingiustamente da tutti. Alcune sequenze poi sono davvero memorabili, come quella in cui Dumbo e Timoteo, dopo essersi ubriacati accidentalmente, cominciano ad avere delle allucinazioni cosicchè onirismo e realtà, vengono mescolati attraverso un pezzo musicale davvero molto suggestivo ed originale, da antologia Disneyana. Ma la colonna sonora in questo caso è un po' tutta gradevole e l'altro pezzo degno d'essere ricordato è quello cantato da un gruppo di corvi che alla fine decide di sostenere Dumbo incoraggiandolo tramite uno stratagemma, ad usare le sue grandi orecchie per volare e lui naturalmente ci riesce sempre meglio facendo capire che se solo lo vogliamo, possiamo tramutare i difetti in pregi e che in fondo il male o la bruttezza, così come la bellezza, sono solo negli occhio di chi le vedeno e percepiscono...
Originale e gustosa.
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