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Venom: The Last Dance

Regia di Kelly Marcel vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Venom: The Last Dance

di Souther78
2 stelle

La trama, in un mondo normale, dovrebbe essere considerata un plagio di un certo numero di altre opere. Questo film non nasce nemmeno da un barlume di idea, ma solo dal desiderio di incassare con la scusa della Marvel, e, probabilmente, di programmare le menti deboli ad accogliere gli alieni cattivi come buoni contro alieni più cattivi.

 
Il primo Venom non potrei affermare di ricordarlo, se non qualche scena a caso, sparsa qua e là tra i ricordi di film che sembrano fatti con la tecnica del copia-e-incolla. Il secondo, per fortuna (stando alle altrui critiche) me lo sono perso. Chissà quale morbosa curiosità mi ha spinto alla visione di questo capitolo conclusivo (si spera).
 
Al di là della sovrapponibilità narrativa a un centinaio di altri film, i personaggi sono poco più che macchiette tagliate col machete, che obbediscono ai diktat del copione. L'unica nota di originalità, in questo caso, è che l'alieno cattivo e mostruoso è però... buono. Anche se decapita gente e se la mangia qua e là, rimane un buono. Questa curiosa circostanza ci spinge a riflettere sulle reali finalità dell'opera: forse ingenerare la persuasione che gli alieni che appaiono mostruosi (e lo sono), possano essere realmente buoni? Difficile, comunque, plaudere al negletto spettacolo offerto da una trama che non è soltanto debolissima, ma dannatamente stantia, ripetitiva, emulativa e stupida: il cattivone relegato chissà dove per opera di chissà chi, che può essere fermato solo dal protagonista... 
 
A complicare le cose, ci si mettono effetti speciali troppo prepotenti e scarsi per rendere verosimile l'alter ego oscuro del nostro, con il risultato di far assomigliare il tutto a una sorta di Roger Rabbit fuori tempo massimo e splatter.
 
Tom Hardy, qui, è ai minimi storici: già di suo non può dirsi la quintessenza dell'attorialità, ma in questo caso oltre ad apparire imbruttito e invecchiato, ha una caratterizzazione pessima, pressochè assente, e comunque priva di qualsiasi spessore. In pratica sembra uno che passa di lì durante le riprese, anzichè il protagonista.
 
In conclusione, una schifezza gravata dal tremendo sospetto di programmazione subliminale. Non ascoltate queste cretinate o la propaganda che, riteniamo, sia dietro l'angolo: come dice giustamente Malanga, gli alieni buoni non esistono. Se sono "buoni" sanno che non devono interferire, quindi nessuno che venga per controllarci o "salvarci" sarà mai un buono. Figuriamoci, poi, se è un mostro con occhi grandi e denti aguzzi (cioè un ibrido tra rettiliani e grigi).
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