Regia di Yee Chin-yen vedi scheda film
Qual’ è la scena più seducente, dolce e romantica vista in quest’ultima stagione cinematografica? Senza ombra di dubbio è quella degli sguardi timidi, sinceri e nascosti dei due giovani di Tapei Kerou e Shihao fermi al semaforo rosso sulle loro biciclette. E quest’aria dolcemente romantica e sospesa aleggia su tutto il film "Incrocio d’amore" di Yee Chih-Yen che ci fa riscoprire la verità e profondo valore di un cinema capace di raccontare le stagioni dell’uomo con sottile pudore ed incisivo sguardo. Per netto contrasto vengono in mente i film volgari, stupidi e demenziali sugli adolescenti di tanto cinema americano mentre nel tentativo di trovare un identico sguardo e grazia la nostra memoria ci fa imbattere soltanto in alcune opere del cinema francese come il delicato "L’età acerba" di Andrè Techine. Anche in "Incrocio d’amore", l’insicura e sognatrice Kerou, liceale di 17 anni, scopre le proprie inclinazioni omosessuali nella sua amicizia con Yuezhen a sua volta innamorata pazza dell’idolo di tutte le ragazze della scuola, il carino e sportivo Shihao. Ma la timida Yuezhen ("Lo amo da un sacco di tempo ma sono solo buona a raccogliere la roba che lui butta!") manda in avanscoperta la sua amica Kerou che, pur di vederla felice, "abborda" il bel giovine gettando così le basi di un lirico, delicato, sospeso e realistico "Incrocio d’amore" (naturalmente Shihao si innamora di Kerou e non della sua amica!) che racconta "l’età acerba" dell’adolescenza senza l’abuso di luoghi comuni, fasulle smancerie e ridicoli moralismi. Stupisce scoprire come, a qualsiasi latitudine, la nostra adolescenza, le forti emozioni e sensazioni di una stagione perno cruciale nella maturità di un uomo siano riconoscibili nelle passioni, nei dolori e nelle gioie di questi giovani taiwanesi che Yee Chih-Yen racconta immersi nella loro quotidianità con l’afflato poetico, libero, istintivo di una sensibilità non comune. "Come saremo tra dieci anni?" si chiedono Kerou (Guey Lun-Mei di sconfinata dolcezza!) e Shihao (Chen Bo-Lin dal sorriso e sguardo di immensa vitalità!) con la coscienza precoce delle disillusioni che verranno e , pur ipotizzando destini possibili, la sola realtà nella quale ci piacerebbe immergerci è quella di un’età adulta dove la luce, i liberi istinti, la gioia di vivere e semplicità delle nostre esperienze adolescenziali possano continuare ad essere buone compagne di viaggio e non nostalgici ed appannati ricordi.
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