Regia di William Friedkin vedi scheda film
Film di azione con una buona interpretazione di Benicio Del Toro. Pellicola sufficiente. Voto: 6
“Una volta imparato ad uccidere mentalmente, farlo materialmente sarà facile. Difficile, invece, sarà imparare a fermarsi”.
Film che presenta un'ottima fotografia e una cura delle immagini minuziosa (ingrediente non facile da trovare nelle pellicole di azione) e che vede al centro della storia la lotta, gli scontri fisici, tra il maestro veterano L.T. (interpretato da Tommy Lee Jones) e Aaron (interpretato molto bene da Benicio Del Toro).
Rispetto a molti altri film di azione, non sono i proiettili e gli inseguimenti rocamboleschi in auto a far da protagonisti... alcune scene surreali (purtroppo) ci sono, ma ad occupare una posizione di rilievo sono state le scene nelle quali si vedono i protagonisti pensare alle mosse dell'avversario, a costruirsi le armi... il tutto in un contesto naturale mozzafiato e nel quale prevale un certo senso di sopravvivenza.
Il fatto di aver dedicato molta cura alla scelta degli ambienti, l'essersi concentrati molto sulla fase preparatoria degli scontri corpo a corpo più che sul duello in sé, non può che essere un valore aggiunto per la pellicola.
Ora, però, passiamo alle cose negative. Sicuramente, la buona interpretazione di Benicio Del Toro, una discreta sceneggiatura e un'ottima fotografia fanno ottenere al film una sufficienza piena... però nulla di più a mio avviso.
Le cose che non vanno sono diverse. Personalmente, ne ho individuate tre.
La prima, è che la pellicola avrebbe dovuto avere una durata maggiore. A causa del ritmo lento, infatti, molte scene (soprattutto nel finale) sono state girate in fretta, e in alcuni momenti la pellicola sembra “correre” troppo, affannandosi a chiudere velocemente le scene e a passare da una situazione ad un'altra.
La seconda cosa che non mi ha convinto è il finale: come spesso accade, esso è prevedibile, banale e poco avvincente. È vero che c'è il duello finale tra i due... ma l'esito è scontato e non è convincente uno scontro a tutto sangue tra Tommy Lee Jones e Benicio Del Toro. Due bravissimi attori, ma le scene all'ultimo sangue è meglio lasciarle fare a chi di mestiere (non vi aspettate, insomma, uno scontro come quello tra Bruce Lee e Chuck Norris in “L'Urlo di Chen terrorizza anche l'occidente”).
Infine, avevo un'aspettativa. Infatti, la questione dei traumi subiti nel corso di una guerra dai soldati è un argomento serio e trattato già in diverse pellicole. Personalmente, mi sarei aspettato (avendo a disposizione un attore come Benicio del Toro), un maggior approfondimento psicologico su questo tema. Invece, il fatto degli incubi, il fatto di aver visto la propria vita rovinata dopo aver assistito agli orrori della guerra, è appena mostrato nelle prime scene e nulla più. Per il resto, viene tutto lasciato sottinteso.
Perciò, una pellicola con luci e ombre. Personalmente, trovo molto interessanti i film che presentano queste trame. Gli scontri fisici/psicologici tra due persone sono sempre una bella rappresentazione. Devo ammettere che recentemente, ho assistito a pellicole migliori che presentano la stessa trama. Una tra tutte è “Schneider vs. Bax”. In questo film (ed è il vero punto di forza) ci si concentra per tutta la pellicola sull'attesa dello scontro più che sullo scontro finale vero e proprio. Sui risvolti psicologici dei due protagonisti... e lì sì che il finale è incerto... in quanto non c'è il buono di turno contro il villain sanguinario dall'esito già scontato.
Altro film che mi permetto di consigliare è “Mojave”. Pellicola che unisce dialoghi interessanti a scene di pura azione. Anche questo, a mio avviso, è un film da recuperare.
Entrambi sono film che presentano attori poco conosciuti, ma che alla fine riescono a sorprendere e lasciare lo spettatore più soddisfatto rispetto a pellicole con nomi di registi, e attori, altisonanti.
Infine, nel cast, ho anche apprezzato il ruolo dell'attore Mark Pellegrino. Quest'ultimo che ha preso parte anche ad un film che ho rivisto più volte, vale a dire “La tela dell'assassino”... uscito l'anno successivo rispetto a “The Hunted – la preda”.
Perciò, film di cui consiglio la visione. Da guardare, però, senza troppe aspettative.
A tutti auguro un buon cinema e un buon proseguimento!
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