Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
Ricordate Mio padre, che eroe!, commedia balneare con Depardieu e l’allora acerba Marie Gillain (rifatto, tra l’altro, negli States, sempre con Depardieu, col titolo Ma dove è andata la mia bambina?). E l’immortale Cyrano de Bergerac (uno dei quali, forse il migliore al cinema, con l’ancora ingombrante, necessaria presenza del citato attore francese)? Ebbene: mischiateli e capirete subito di che pasta è fatta la nuova, deludente pellicola di Daniele Luchetti. Che ha tutta l’aria di pagare dazio all’amore (vero) che in questo periodo nutre per Stefania Montorsi, poco convincente protagonista nei panni di una zia trentenne che viene coinvolta dalla nipote in una vacanza greca alla ricerca della perdita di verginità. Non basta un ritmo pubblicitario a nobilitare un’operina annoiata e stupida, corrispettivo in immagini di quei test che, nei mesi caldi, (ci) ammorbano molti settimanali.
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