Regia di Daniele Luchetti vedi scheda film
Il vero problema non è tanto che Luchetti (regista intelligente e dotato) si creda Muccino, ma che riesca pure benissimo ad imitarlo. Certo, un intelligente può fingersi stupido e viceversa non può accadere, ma lo sconforto assale inevitabilmente lo spettatore alla visione di questo scioccherello film di vacanze dal vago retrogusto generazionale, che si premura di incesellare banalità su banalità per affrontare (o almeno le intenzioni dovrebbero essere queste) il discorso del confronto fra adolescenti e trentenni nel vasto campo dell'amore. A parte la scelta del tema trattato, c'è poco da farsi piacere pure nella recitazione della scipita protagonista (Martina Merlino, effettivamente quindicenne: si spera che in futuro possa migliorare); i personaggi sono preoccupantemente vuoti (i luoghi comuni non contano, non fanno certo sostanza), le situazioni sembrano prese di peso da un filmuccio adolescenziale di questi anni (Che ne sarà di noi, altro film giovanilista ambientato in Grecia, piuttosto che Tre metri sopra il cielo, le cui mocciose vacuità qui trovano ampio riscontro) : insomma, un passo falso su tutta la linea. Soprattutto considerando il nome del regista. Peccato. 3/10.
Una ragazzina, quasi quindicenne, vuole assolutamente perdere la verginità; sicurissima di sè, costringe la zia trentenne (appena piantata dal ragazzo, dopo 8 anni di relazione) ad accompagnarla in vacanza in Grecia, su Ios, detta l'isola dell'amore. Naturalmente la zia ignora i progetti della nipote, ma la vera sopresa sarà scoprire che, sull'isola, la ragazzina comincia a frequentare proprio l'ex ragazzo della zia.
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