Regia di Gianluca Sodaro vedi scheda film
Sicilia. Un pistolero viene arrestato; in carcere sente uno strano prurito in testa: gli stanno crescendo le corna. Ovviamente ciò significa che la sua donna se la sta spassando con qualcun altro, perciò l'unica cosa da fare è evadere e giustiziare chiunque abbia osato fare ciò.
Esordio in lungometraggio per Gianluca Sodaro, giovane regista di discrete capacità e anche autore (insieme ad Andrea Pallanza) del copione di questo western moderno e ironico, rielaborazione meridionalista del cinema 'di genere' sulla scia di quanto compiuto negli anni precedenti da Roberta Torre (Tano da morire, 1997, alla cui sceneggiatura Sodaro aveva collaborato; Sud side stori, 2000). Cuore scatenato a conti fatti non è che un prodottino leggero e a suo modo buffo, con un cast ben assortito (bravo il protagonista Francesco Sframeli, la cui carriera però non proseguirà) nel quale spuntano qua e là nomi degni di nota: Gigio Alberti, Luigi Maria Burruano, Adolfo Margiotta, Raiz degli Almamegretta, che curano la colonna sonora; girato con pochi e volonterosi mezzi, la pecca principale del film è la sua insopprimibile vena da musicarello, con frequenti inserti musicali e scene/effetti da videoclip non sempre necessari (anzi). Al di là di tutto questo, un incoraggiante debutto che lascerebbe ben sperare in vista dell'opera seconda di Sodaro; sempre considerando un errore di percorso, un episodio 'alimentare' la co-regia con Pino Insegno (!) del 2008 per Ti stramo: ho voglia di un'ultima notte da manuale prima di tre baci sopra il cielo. 3,5/10.
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