Il 20 marzo 1994, la giornalista Rai Ilaria Alpi e il suo cameraman Miran Hrovatin vengono uccisi in un agguato a Mogadiscio. A tutt'oggi non è stata fatta piena luce sulla vicenda, e i mandanti del duplice omicidio sono ancora in libertà. Da tempo Ilaria stava indagando sul traffico di armi e di rifiuti tossici in Somalia, e probabilmente aveva finito per sfiorare interessi "intoccabili".
Note
Inizialmente il film, più che complesso, è complicato: la struttura narrativa parte dall'omicidio e procede a ritroso, dipanandosi con qualche difficoltà. Poi, man mano che si avvia verso il finale, riesce a "sdraiarsi" e a divenire avvincente.
Ho trovato bellissima la continua sovrapposizione dei piani temporali, la caratterizzazione di Ilaria, i momenti di chiacchiera e respiro con Miran (e la sua saggezza balcanica), la serietà della denuncia. Ottimo lavoro, a mio parere.
VOTO : 6 All'inizio è francamente bruttino poi si riprende via via senza comunque offrire grosse emozioni. Il finale invece è di grande impatto e ottimamente rappresentato. Rimane comunque un'opera mezza sprecata.
I film dossier non sono quasi mai un grande esempio di arte cinematografica, tuttavia sono necessari, indispensabili. Giovanna interpreta perfettamente Ilaria Alpi, con il preciso intento di indurci a pensare.
Buon film che affronta coraggiosamente la vicenda della Alpi e di Hrovatin. Però anche secondo me Giovanna Mezzogiorno non era troppo indicata per la parte. Avrei preferito per esempio Iaia Forte.
Un film che non riesce a scrollarsi di dosso una certa aria da fiction televisiva, comunque un film necessario per ricordare questa figura del giornalismo italiano.
Bel documentario adattato alle masse ma comunque coraggioso nei temi affrontati. La Mezzogiorno è troppo bella per la parte, stona un po' come la Gruber a Bagdad City.
Ok il documento, la denuncia, il non dimenticare, ma il film è quasi impresentabile, con certe recitazioni discutibili, la storia alla fine è parecchio confusa, sarebbe stato meglio farci un bel documentario, e soprattutto dire poi come stanno le cose, le inchieste, etc…se no ti tocca andarti a cercare altrove sentenze e fatti. Ricorderei solo che giustamente emerge molto la… leggi tutto
Alla vigilia di un oramai inevitabile ed appena iniziata guerra, vivere sul grande schermo la tragedia della giornalista italiana Ilaria Alpi e del cameraman Miran Hrovatin, uccisi il 20 Marzo del 1994 in un agguato a Mogadiscio, ha il potente effetto di catapultarci al centro di zone di guerra e costringerci a fare i conti, in una sorta di gioco degli specchi, con realtà che credevamo… leggi tutto
Torna a galla l'incidente apparente di nove anni fa a Mogadiscio. Ed è simbolico, forse anche opportuno, che accada in tempi di guerra. Certo di estetico c'è ben poco e nello stesso tempo la vicenda non ha un finale definitivo. Come la cronaca, d'altrode. Ma, la ricostruzione dell'avvenimento è dettagliata e anche se potrebbe sembrare la mera composizione di un mosaico, porta dentro di sè i… leggi tutto
Cerco di sfilare una lista di film che analizzano,mettendone in luce pregi e ombre,il mestiere e l'arte del giornalismo.Spero possa essere ispirante e stimolante.
Ok il documento, la denuncia, il non dimenticare, ma il film è quasi impresentabile, con certe recitazioni discutibili, la storia alla fine è parecchio confusa, sarebbe stato meglio farci un bel documentario, e soprattutto dire poi come stanno le cose, le inchieste, etc…se no ti tocca andarti a cercare altrove sentenze e fatti. Ricorderei solo che giustamente emerge molto la…
In questa giornata dedicata alla Libertà di Stampa parlo del giornalismo legato al cinema e alle difficoltà del quale ogni giorno i reporter vanno incontro per dare voce alla verità.
Anche secondo me il film di Vicentini è un'occasione persa. Non si discute la buona intenzione di realizzare un'opera sicuramente doverosa, ma le ristrettezze del budget e una certa frettolosità nella realizzazione lasciano perplessi. Il cast femminile non mi convince (con l'eccezione di Erika Blanc nella parte della mamma, mentre Amanda Plummer ha sempre qualcosa di eccessivo…
il film in se' fa una giusta cronaca dei fatti e anche i flashback sono ben impostati dal regista. Purtroppo e' successo anche questo nel 1994 ed almeno anche da questo film si capiscono meglio i fatti dolorosi di quei momenti.voto.7.
Ieri Ilaria Alpi avrebbe compiuto 50 anni. La sua vita però finì (assieme a quella del suo operatore Miran Hrovatin) nel 1994 a Mogadiscio. Ricordiamo nella storia della televisione e del cinema i film su…
So che le playlist-necrologio sono poco amate, ma mi sono chiesto perché non dedicarla anche al mitico Manuel Fantoni di BOROTALCO che ci ha lasciati ieri a 71 anni?Proprio nel film di Carlo Verdone, Angelo…
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Commenti (12) vedi tutti
alto il valore civile, forse non altrettanto quello cinematografico. Interrotto a metà, mi spiace.
commento di andenkoHo trovato bellissima la continua sovrapposizione dei piani temporali, la caratterizzazione di Ilaria, i momenti di chiacchiera e respiro con Miran (e la sua saggezza balcanica), la serietà della denuncia. Ottimo lavoro, a mio parere.
commento di saturabruttino
commento di danandre67bruttino
commento di danandre67VOTO : 6 All'inizio è francamente bruttino poi si riprende via via senza comunque offrire grosse emozioni. Il finale invece è di grande impatto e ottimamente rappresentato. Rimane comunque un'opera mezza sprecata.
commento di supadanyAnche i film fatti bene sono necessari.
commento di orlandorimbaudUna storia importante raccontata male. Troppo film 'dossier' facilone.
commento di orlandorimbaudI film dossier non sono quasi mai un grande esempio di arte cinematografica, tuttavia sono necessari, indispensabili. Giovanna interpreta perfettamente Ilaria Alpi, con il preciso intento di indurci a pensare.
commento di Keiser SozeBuon film che affronta coraggiosamente la vicenda della Alpi e di Hrovatin. Però anche secondo me Giovanna Mezzogiorno non era troppo indicata per la parte. Avrei preferito per esempio Iaia Forte.
commento di jeffwineUn film che non riesce a scrollarsi di dosso una certa aria da fiction televisiva, comunque un film necessario per ricordare questa figura del giornalismo italiano.
commento di florentia violaBel documentario adattato alle masse ma comunque coraggioso nei temi affrontati. La Mezzogiorno è troppo bella per la parte, stona un po' come la Gruber a Bagdad City.
commento di sonicyouthUn film di denuncia coraggioso,ben recitato e molto piacevole.Darà sicuramente fastidio a qualcuno…Bravissima la Mezzogiorno…
commento di gene55