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Straniero

Regia di Don Siegel vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Straniero

di John_Nada1975
5 stelle

Secondo film televisivo mai diretto da Don(qui firmandosi Donald) Siegel, dopo "All'ombra del ricatto"(The Hanged Man)(1964), che uscì nei cinema italiani.

Questo western invece, non uscì mai nelle sale neanche italiane, e venne solo programmato alla televisione in tempi paleolitici con il titolo minimale di "Straniero", che stante anche il medesimo anno di produzione altro non fa che ingenerare confusione con il film di Luchino Visconti.

Incredibilmente e nonostante Henry Fonda, non appare nella filmografia della pagina Wiki di quest'ultimo, ed è quasi totalmente sommerso agli appassionati italiani del western.

Se si pensa che solo un anno dopo Fonda avrebbe nel genere del quale è stato uno dei protagonisti più rappresentativi per almeno tre decenni,  interpretato un certo Frank, ma anche Bob Larkin nel buono "L'Ora della furia"....

Seppure QT lo consideri eccezionale e il migliore western di Siegel dopo "Stella di fuoco" con Elvis Presley, nonostante l'attenzione e la cura con cui è fatto-la fotografia è di uno specialista del genere con decine di titoli all'attivo come Russell Harlan-, la cura dei personaggi come il co-protagonista Michael Parks(lo sceriffo dialettale e baffuto Vince McKay), o per il maturo disilluso cowboy Dan Duryea, sia da western cinematografico e "maggiore" a tutti gli effetti, il ritmo e ciò che permette in termini di violenza e costumi il mezzo televisivo, è decisamente rivolto ad un altro tipo di pubblico, quello della TV dell'epoca per l'appunto.

Per questo, ogni accostamento di qualche recensore a un titolo contemporaneo come "Il Mucchio selvaggio" è puramente pretestuoso, in quanto è si dello stesso anno, ma per tutto il resto sembra di diversi anni, avanti in termini di violenza grafica e montaggio(Bruce B. Pierce), se non di caratteri e psicologia, già ben caratterizzati modernamente.

E' ben descritta la cittadina di abitanti tremebondi e omertosi per un qualcosa da dover nascondere verso il nuovo arrivato con aspetto di straccione, resa ocra e arancione dal sole, tra rocce e polvere, brilla vegetazione tipo "Giorno Maledetto"(Bad Day at Black Rock)di John Sturges.

Fonda interpreta un personaggio forte che all'inizio e per buoni 2/4 sembra ben altro, a "due facce" appunto "camuffandosi" e coperto fino alla metà, la componente di interesse possibile sentimentale con Anne Baxter ci sta, ma poteva benissimo non starci.

Molto interessante e di forza il cast, che seguendo una logica siegeliana anche nei suoi film per il cinema, alterna volti della Hollywood d'oro del noir e del western come del poliziesco anni '40, nella quale si trovò ad iniziare come Walter Burke, Tom Rese, George Dunn, il citato Duryea, a volti della Hollywood giovanile anni '50 di cui Siegel è stato uno dei registi migliori e propulsori, come Sal Mineo, Lloyd Bochner, lo stesso Parks, a esponenti televisivi e minori della completamente o quasi "Nuova Hollywood" che stava erigendosi, come Zalman King e Michael Burns.

E a grandi caratteristi "razziali" sia al cinema che alla TV come il nero Bernie"Capt.Dobey" Hamilton, e i "messicani"  Rodolfo Acosta e Pepe Hern.

 

 

 

 

John Nada

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