Regia di Maria Sole Tognazzi vedi scheda film
Il più classico degli esordi registici: intorno alla trentina (Maria Sole Tognazzi è del '71) con un racconto autobiografico - i personaggi, di mestiere, sono per lo più attori - che parla di crescita e di prospettive future. Perchè più del passato (prossimo, ma sempre passato, chiuso, esaurito) è il futuro, ciò che genera dubbi e perplessità nei personaggi di questo film. Ma - in sostanza - cosa si salva di questo film? Senz'altro qualcuno fra gli attori: Favino su tutti, ma anche il fratello della regista è un nome su cui poter contare, mentre Santamaria - che somiglia tanto al tuo amico compagnone del bar che adora sentirsi al centro dell'attenzione raccontando palesi enormità - non sfigura, ma nemmeno convince; la Cervi è cresciuta tanto negli anni e si vede, mentre lo stesso discorso sarà valido per la Cortellesi solo fra qualche anno: qui è ancora legnosa ed incerta (e la direzione di una regista esordiente sicuramente non la aiuta). Si salva anche quell'atmosfera agrodolce, incantata e malinconica come una ballata di Nick Drake (ripetutamente citato, anche nelle musiche) che di tanto in tanto compare in scena; ma l'ispirazione della Tognazzi va e viene, alternando bei quadri (il ricordo della trascorsa relazione tra Edoardo e Claudia, i due stesi sul letto, la finestra aperta che li lascia avvolgere da un sole caldo) a momenti ben più convenzionali e piatti (il gruppo riunito nel salone attorno al caminetto: banalità che non serve a nulla, in particolare alla trama). (Esagerato) Nastro d'argento come miglior regista esordiente; sceneggiatura di Daniele Prato e della regista. Chiusura con pensierino ad effetto (anche lo sbadiglio può essere un effetto) di Pessoa che dichiara il ruolo del passato in questo lavoro, constatando come ogni giorno sia un futuro da costruire sullo stesso presente con un nuovo passato alle spalle. O almeno spero volesse dire questo. 5/10.
Cinque amici sulla trentina, cresciuti insieme, si ritrovano nella villa di campagna di una di loro. Fra ricordi e tensioni arrivano altri tre amici e, diventati ora quattro ragazzi e quattro ragazze, le coppie sono fatte, complici anche il vino e le canne. Mentre i quattro letti della casa sobbalzano, arriva però inatteso il ragazzo della padrona di casa, la quale - fra l'altro - sta facendo sesso con il suo ex...
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