Regia di Jean Becker vedi scheda film
Film particolare, incentrato sul dramma psicologico di una ragazza alla ricerca di suo padre. Il tema toccato è attuale e fa riflettere: non tutti i figli crescono con i genitori, molti di loro, purtroppo, si ritrovano a vivere da soli, allo sbando, in delle comunità o addirittura per strada, come emarginati e rifiuti della società e le ripercussioni negative mentali ed emotive sono tante.
La trama sembra un po' pasticciata per via di una narrazione poco articolata e discontinua, ma diventa più comprensibile mano mano che la protagonista, Elisa, riesce a "far luce" sul proprio passato e sulle avventure amorose di sua madre.
Questa ragazza, dietro una corazza fatta di durezza, determinazione, strafottenza e ribellione, nasconde un profondo dolore interiore e un orribile complesso di Edipo, che la porterà ad agire ambiguamente in diverse circostanze.
L'introspezione psicologica non sempre è chiara o ben approfondita e il dramma ha tutto il sapore delle tipiche produzioni francesi cui appartiene - spesso ricche di ambiguità e punti oscuri.
Non mancheranno piccoli sprazzi di comicità qua e là, che renderanno simpatiche e divertenti alcune sequenze.
Il finale, invece, si rivelerà tenero e dolce.
Jean Becker poteva fare di meglio alla regia, appesantendo meno la narrazione e approfondendo meglio le psicologie dei personaggi.
Molto brava Vanessa Paradis, a suo agio nel ruolo della fuorviata Elisa. E Gérard Depardieu è sempre un grande attore, all'altezza di ogni ruolo e situazione. Ha saputo calarsi bene nella parte dell'alcolizzato padre di Elisa, che nonostante non brili per particolari virtù, deciderà di dare una chance alla ragazza, accettandola come figlia e aiutandola a ritrovare la propria coscienza
Discreta la colonna sonora. Apprezzabile soprattutto il pezzo finale cantato dal grande Serge Gainsbourg.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta