Regia di Rudolph Maté vedi scheda film
L’ex pupa di un boss, che dovrebbe testimoniare contro di lui, si è rifugiata in Messico: qui conosce un pugile che tira a campare e viene raggiunta da un killer incaricato di farla tacere. Ben presto il noir stinge e la vicenda gangster passa sullo sfondo, per lasciare spazio al melodramma: si scopre che, a sorpresa, il killer è sempre stato innamorato della donna e che il pugile è macerato dai sensi di colpa per avere involontariamente ucciso un avversario. Non si può certo dire che il film abbia nel ritmo il suo punto di forza: dopo quasi un’ora siamo ancora ai preliminari, persi fra siparietti folkloristici che sembrano commissionati dalla locale azienda di turismo. Però alla fine la pittoresca ambientazione in due paesini collegati solo da una funivia si rivela funzionale all’acrobatica resa dei conti, in una cabina sospesa sul vuoto.
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