Regia di Frank Lloyd vedi scheda film
L'opera, premiata con 3 Oscar nel 1933, tra cui miglior film e regista (Frank Lloyd al secondo premio in pochi anni, anche se c'è da dire che fu uno dei fondatori dell'Academy) è, tra le vincitrici del premio 'Best picture', sicuramente tra le meno conosciute dal pubblico e meno apprezzate dalla critica in generale.
E' un peccato poiché essa meriterebbe una maggiore visibilità: attraverso le storie incrociate di due famiglie londinesi - una borghese, l'altra del ceto medio-basso - il regista narra con mano sicura le vicende più importanti che vedono coinvolto il Regno Unito dal 1899 fino al 1933 e le conseguenze che esse hanno sulle vite dei suoi sudditi. Sequenze intimiste si alternano a scene di massa: si parla della guerra anglo-boera, della morte della regina Vittoria, del Titanic, ed infine della I Guerra Mondiale.
Se le sequenze in interni sono, come accadeva spesso nei primi anni del sonoro, molto lunghe, alcune soluzioni visive sono certamente da sottolineare: la già citata morte della regina, dove il dolore di una nazione è espresso inquadrando i volti dei protagonisti, mentre il lasso di tempo che va dal 1914 al 1918, è risolto mostrando, in rapida sequenza, soldati che marciano, alternati a veloci primi piani di caduti. Un'altra scena che merita di essere citata vede coinvolti due ragazzi in viaggio di nozze, sul ponte di una nave, scambiarsi frasi relative alla loro unione e alla speranza di condividere una vita insieme; ad un certo punto, i due si spostano e nell'inquadratura rimane solo un salvagente con scritto il nome della nave: Titanic.
Il cast, per la maggior parte composto da attori con un forte accento british, è notevole anche se, a volte nelle scene più sentite, affiora ancora l'impostazione tipica della recitazione da film muto.
Voto: 8 (visto in v.o.)
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