Regia di Leo McCarey vedi scheda film
Il giovane Padre O’Malley arriva a New York con la missione di salvare la decrepita parrocchia Saint Dominic retta dall’anziano padre Fitzigibbon: all’inevitabile conflitto iniziale seguirà una squisita amicizia. Primo film del filone cattolico di Leo McCarey, è un bonario e melenso polpettone religioso in cui si trova tutto il repertorio del regista: bambini che cantano, donne che si redimono, conflitti generazionali, dimensione musicale, valori contro affari.
Fu premiato con l’Oscar e poco ci vuole per capirne il vero motivo: era l’ultimo anno di guerra, le donne erano sole in casa, Roosevelt stava morendo (e anche il suo cinema). In realtà si tratta di una sorta di sacerdotale cinepandoro natalizio in cui c’è spazio per molti passaggi scialbi o sciatti (l’ovvia redenzione del magnate, i discografici poco furbi), una storia d’amore contrastata ma destinata al lieto fine e addirittura per qualche minuto della Carmen, pretesto per inserire un famoso soprano dell’epoca. Appena possibile si canta, facendo la gioia del pubblico del beniamino Bing Crosby, in competizione con Barry Fitzgerald che beve whisky ed ascolta vecchie canzoni irlandesi (unico attore ad essere stato nominato agli Oscar come attore protagonista e non protagonista: vinse nella seconda categoria, nella prima perse con Crosby). Colpo basso l’apparizione della vegliarda madre. Un’America idealizzata che piace agli americani, un film garbato e vetusto.
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