Regia di Yasujiro Ozu vedi scheda film
Sapiente studio di uno stile fatto sempre più proprio,in seguito,dal regista giapponese Yasujiro Ozu.Fissità degli oggetti e dell'immagine,pacatezza del respiro,umorismo dell'anima.E' il suo film dove il bianco domina il nero.Un' anticipazione (sulla natura) delle soap opera,dove si sciolgono i nodi attraverso personaggi che interessano,più che per le proprie storie,soprattutto per sguardi,gesti impercettibili,movimenti apparentemente insignificanti,respiri e battiti.Indimenticabili i fotogrammi finali in spiaggia.La foto del padre morto che ritorna di tanto in tanto:simbolo di saggezza ed insegnamenti che devono perdurare per poter vivere con la bontà e la semplicità che solo Ozu al cinema ha saputo rappresentare in modo cosi' perfetto. VOTO 9
Si nota soltanto un movimento della mdp:uno zoom all'indietro quasi invisibile.Come per dire "ci sono anch'io".Ma Ozu c'è soprattutto perchè il suo sguardo è direttamente quello dei suoi attori.
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