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L'abbaglio

Regia di Roberto Andò vedi scheda film

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La recensione su L'abbaglio

di CineMark
7 stelle

 

CM al cinema (6)

 

L’Abbaglio, diretto da Roberto Andò, si distacca dalle narrazioni convenzionali sul Risorgimento per offrirci uno sguardo più umano e sfumato sugli eventi storici che hanno plasmato l’Italia. Raccontando l’impresa dei Mille da una prospettiva inedita, quella di due uomini inadeguati e disillusi, il film si focalizza sulla parte di Storia spesso trascurata: quella di chi, pur vivendo in un periodo di grandi ideali, non è mai stato all'altezza degli eroismi che la Storia ci ha tramandato.

La trama si snoda su due binari paralleli. Da una parte, c'è l'impresa di Garibaldi e del suo fedele colonnello Vincenzo Orsini, che cercano di unificare un’Italia spaccata; dall’altra, c'è il peregrinare di Domenico e Rosario, due disertori siciliani che, pur avendo risposto all'appello dei Mille, si ritrovano a fuggire dalle battaglie e dai loro fallimenti. Domenico è uno sciancato nel fisico e nello spirito, abile nei fuochi d'artificio, mentre Rosario con il suo passato da imbroglione e giocatore d'azzardo, non è certo il prototipo del patriota eroico. Il loro viaggio attraverso la Sicilia diventa una riflessione sulla distanza tra le grandi cause politiche e la realtà quotidiana di chi, lontano dai riflettori, è costretto a sopravvivere.

scena

L'abbaglio (2025): scena

Il film mostra così una Sicilia divisa: la gente comune, povera ma coraggiosa, che si schiera con i garibaldini, rischiando la vita per una causa che sente propria, mentre i potenti preferiscono mantenere lo status quo, continuando a sostenere i Borbone. Questa dualità, tipica di una società in subbuglio, è rappresentata con delicatezza, facendo emergere la complessità e le contraddizioni del periodo.

L’intreccio fra questi due mondi, quello dell'eroismo militare e quello delle piccole disgrazie quotidiane, risulta forse didattico ma mai artefatto. Il film si fa portavoce di un messaggio che ricorda l'importanza di non arrendersi, nonostante le delusioni storiche.

Toni Servillo, nel ruolo di Orsini, offre una performance intensa, mostrando un uomo idealista e combattuto, diviso tra l’amore per una causa giusta e la consapevolezza dei suoi fallimenti. Bravi anche Giulia Andò, il giovane Leonardo Maltese nel ruolo del tenente Ragusin,  Ficarra e Picone nei ruoli di Domenico e Rosario, mentre fin troppo scultoreo risulta il Garibaldi di Tommaso Ragno.

Valentino Picone, Salvo Ficarra

L'abbaglio (2025): Valentino Picone, Salvo Ficarra

L’Abbaglio, più che un tentativo di ricostruzione storica, è una riflessione sull’impossibilità di realizzare un ideale di giustizia e un'unità che rispetti veramente tutti i popoli e le realtà locali. Il film ci invita a guardare alla Storia con occhi critici, senza rinunciare però alla speranza di poter cambiare il mondo, pur consapevoli delle sue imperfezioni.

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