Regia di Marco Filiberti vedi scheda film
Troppo autoreferenziale, troppo apparentemente indisciplinato (e in realtà non lo è per niente). Se paragonato a "Guardami" di Ferrario, altro film che prova a guardare il mondo del porno da dentro, è imbarazzante la superficialità con cui alcuni personaggi vengono trattati. Rimane il coraggio di una messinscena rischiosa, ma è troppo poco per parlare di bel film.
Carismatica, ma è meglio ne "Il dolce rumore della vita" di Bertolucci.
Attore diligente, non ci sono dubbi.
Coraggioso ad autoesporsi in modo così esplicito, come attore non gli si può rimproverare molto.
Come le fiction televisive, puntano a suscitare la commozione dove non scatterebbe automaticamente. E questo lo rende macchinoso. Come rappresentazione di un mondo "nascosto" (ma ormai abbondano i film sulla pornografia) è vergognosamente pudico nel mostrare scene di sesso, oltre a cedere a cadute di tono da commedia volgare.
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