2014: una troupe televisiva sta realizzando un documentario su Riccardo Soldani, in arte Ricki Kandinsky, celebre porno star gay degli anni '90, scomparso quindici anni prima. La produzione ha rintracciato il fratello maggiore del divo e altri testimoni per ricostruire il più fedelmente possibile la vita di Ricki compreso l'incidente a cui i due fratelli assistettero per caso e che costò la vita a una giovane donna. Dopo questo tragico evento tra il piccolo Pietro, figlio della donna, e Ricki si instaura un rapporto di profonda amicizia.
Note
Piovuto dal cielo, Marco Filiberti accompagna i suoi attori in uno stato di grazia che mai - per esempio - avremmo pensato di cogliere negli occhi di Urbano Barberini e Alessandra Acciai. E fotografa la verità di una (non) attrice come Rosalinda Celentano con scultorea precisione. Filiberti stupisce anche nei panni di Ricki Kandisky (la cui parabola non può non ricordare l'indimenticata Moana): manipolando con squisita leggerezza materie narrative di frontiera; e svelando fragilità e corpo, compresi ventiquattro centimetri di orgogliosa vanità.
La finta storia di un pornodivo gay, interpretato benissimo da Filiberti, anche regista di questo film. Senza infamia e senza lode, anche se le lodi gliele hano fatte parecchie in giro per i vari festival.
il film è troppo esageratamente prevedibile, a volte è persino involontariamente comico. gli attori saltellano senza, sembra, un copione e sicuramente se c'è è scritto male. il pornoattore poi è un helmut berger cresciuto a rimmel e plasmon. triste
Grazie al Dvd (e anche procurarsi questo supporto tecnico è stata un'impresa tutt'altro che semplice) ho finalmente potuto "recuperare" la visione di "Poco più di un anno fa" di Marco Filiberti, un film che ha ingiustamente subito una pesantissima censura di mercato (a Firenze credo che non sia nemmeno transitato nelle sale, escluso addirittura dal circuito d'essai qui ancora abbastanza attivo… leggi tutto
Le premesse non erano promettenti, sia per il nome del regista che per la scivolosità dell'argomento. Eppure, bisogna dire che Filiberti ce la fa. L'autobiografismo (con ovvi riferimenti alla vicenda umana e "artistica" di Moana Pozzi) sfora talvolta nel narcisismo, ma si colgono accenti di verità in questo appello accorato ad uscire dal pregiudizio. Tanto che forse il vero… leggi tutto
avevo letto delle recensioni che distruggevano (sull'illegibile ciak per esempio)su ogni fronte questo film.cosi' piu' interessato di prima mi sono voluto gustare questa pellicola senza pregiudizi ne' moralismi.devo dare ragione a film.tv e duel che sono stati gli unici giornali (anche i quotidiani ,ho lo hanno ignorato o distrutto)che hanno capito questa ambiziosa e mai melensa opera prima di… leggi tutto
Le premesse non erano promettenti, sia per il nome del regista che per la scivolosità dell'argomento. Eppure, bisogna dire che Filiberti ce la fa. L'autobiografismo (con ovvi riferimenti alla vicenda umana e "artistica" di Moana Pozzi) sfora talvolta nel narcisismo, ma si colgono accenti di verità in questo appello accorato ad uscire dal pregiudizio. Tanto che forse il vero…
Esordio di notevole ed equilibrata espressività, questo Poco più di un anno fa - Diario di un pornodivo, storia di Ricky Kandinsky, attore gay che ritrova il rapporto affettivo col fratello (il quale ignora la professione di Ricky) in seguito alla morte del padre avvenuta in Francia.
Marco Filiberti è artista versatile (teatrante, musicista, poeta...) e al suo…
Sporadicamente sono apparsi sui nostri schermi film che hanno tentato di raccontare la vita di chi vive di pornografia.Sono in molti casi film tutt'altro che superficiali,anzi diversi scavano nel…
Grazie al Dvd (e anche procurarsi questo supporto tecnico è stata un'impresa tutt'altro che semplice) ho finalmente potuto "recuperare" la visione di "Poco più di un anno fa" di Marco Filiberti, un film che ha ingiustamente subito una pesantissima censura di mercato (a Firenze credo che non sia nemmeno transitato nelle sale, escluso addirittura dal circuito d'essai qui ancora abbastanza attivo…
Tempo fa avevo sentito che ilregista il certo Filiberti stesse preparando un altro suo capolavoro...ma sono passati due anni e ancora niente...per fortuna....ci sono bastate le bestie nel cuore della Comencini quest'anno, che un altro porcheria del convinto Filiberti....veramente posso tollerare tutto ma le recensioni così convinte di persone eterosessuali chedifendono questa pellicola a spada…
Una storia interessante, che mostra solo apparentemente la vita di Un pornoattore gay, ma che in realtà racconta una vita di solitudine, di incertezze, di amore e amicizia. Ben interpretato e ben diretto
Sette dvd (o meglio... sei + uno in divenire perchè al momento non disponibile nei negozi) per allietarmi le feste (e per incominicare una volta per tutte ad abituarmi anche alla "consumazione" del cinema in casa…
Questo film nasce da una persona sensibile che mostra la propria anima e si espone al giudizio degli altri: un' Italia puritana e bacchettona, finta nella sua falsa libertà, non poteva che aborrare questo film, questo outing, questa scelta di esporsi.
Per fortuna non tutti la pensano allo stesso modo!
E per amare questo film non certo si deve aver paura di essere omosessuali, o di riscoprirsi…
Troppo autoreferenziale, troppo apparentemente indisciplinato (e in realtà non lo è per niente). Se paragonato a "Guardami" di Ferrario, altro film che prova a guardare il mondo del porno da dentro, è imbarazzante la superficialità con cui alcuni personaggi vengono trattati. Rimane il coraggio di una messinscena rischiosa, ma è troppo poco per parlare di bel film.
Un film imbarazzante, patetico, che non chiamarei nemmeno film, ma pura autocelebrazione, un automitizzarsi inutile, ma chi è sto filiberti? o meglio chi si crede di essere? fosse almeno bellissimo capirei come mai tutti nel suo film sono così affascinati da lui! LA recitazione è vergognosa e i continui sguardi in macchina da censura! E tutti questi personaggini di contorno? Poi la storia del…
avevo letto delle recensioni che distruggevano (sull'illegibile ciak per esempio)su ogni fronte questo film.cosi' piu' interessato di prima mi sono voluto gustare questa pellicola senza pregiudizi ne' moralismi.devo dare ragione a film.tv e duel che sono stati gli unici giornali (anche i quotidiani ,ho lo hanno ignorato o distrutto)che hanno capito questa ambiziosa e mai melensa opera prima di…
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Commenti (3) vedi tutti
La finta storia di un pornodivo gay, interpretato benissimo da Filiberti, anche regista di questo film. Senza infamia e senza lode, anche se le lodi gliele hano fatte parecchie in giro per i vari festival.
commento di slim spaccabeccoil film è troppo esageratamente prevedibile, a volte è persino involontariamente comico. gli attori saltellano senza, sembra, un copione e sicuramente se c'è è scritto male. il pornoattore poi è un helmut berger cresciuto a rimmel e plasmon. triste
commento di lemmy cautionLe foglie uscite da un film di Douglas Sirk sono state raccolte e rigettate in aria da Marco Filiberti. Il colore a punta dell' eccezionalità.
commento di Crawford