Regia di Giacomo Ciarrapico vedi scheda film
Moretti e i suoi nipotini. Il “vecchio” Nanni ha partorito molto più di quanto egli stesso non immagini o non abbia voluto. Intendiamoci: nulla di male se i risultati si chiamano Eccomi qua, che - fin dal titolo - rimanda al mitico Ecce Bombo. Sono passati venticinque anni, ma le crisi generazionali, le dinamiche amicali, le responsabilità subite controvoglia sono sempre quelle di un tempo. Matteo, Aldo, Massimo e Carletto galleggiano tra divani e bar, desideri perenne(in)mente (e) rimandati e passeggiate “drammaticamente” esistenziali. Le ideologie sono finite in soffitta, e intorno a un bicchiere si “cazzeggia” in gruppo ma si pensa da soli. Aspettando l’alba non tanto per un mondo migliore quanto per accertarsi che il cavallo “sicuro” giocato sia davvero arrivato primo. Segno e sogno dei tempi: sbarcare il lunario, affermarsi individualmente, stare lontani dall’amore, «entrare nel vortice dei debiti» per non uscirne (volutamente) più. Eccoli qua: Giacomo Ciarrapico (che con il corto Dentro e fuori vinse, guarda caso, un Sacher d’oro) e la sua spigliata, ironica, disincantata banda (Andrea Sartoretti, Valerio Aprea, Carlo de Ruggeri e Massimo de Lorenzo) ripartono da dove Moretti e i suoi fardelli ci avevano lasciato. Si ride molto, si ascolta Nada e la musica di Giuliano Taviani (nipote dei più celebri fratelli), si guardano gli occhi e i corpi di Maddalena Maggi e Angelica di Majo (cugina della regista Nina), qualcuno si identifica. Esorcismi fatali...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta