Regia di Danièle Thompson vedi scheda film
Aristotele incontra lo star-system: prendete l´unità di tempo e di luogo - una giornata all´aeroporto De Gaulle di Parigi -, metteteci dentro due personaggi - un uomo e una donna, ma sì! - e affidateli a due divi, nell´occasione Juliette Binoche e Jean Reno, i due attori francesi che ultimamente si sono conquistati maggiori credenziali a Hollywood (lei a suon di Oscar, lui a colpi di “blockbuster”, da Godzilla a Ronin). Immergeteli in un meccanismo tipico della commedia sofisticata: si incontrano per caso, all´inizio non si piacciono (lui è un finto rude, lei una finta ingenua) ma più si conoscono, più è probabile che sboccerà l´amore; e tutto si giocherà sull´eterna scommessa più antica del mondo (si mettono assieme o no? Lieto fine sì o no?). Tenuto nella misura aurea dei 90 minuti, Jet Lag funziona, ma potrebbe funzionare meglio se il copione fosse più rigoroso: invece si procede a sbalzi, e solo la simpatia e il fascino dei due attori fa da tirante. Danièle Thompson ha scritto il film assieme al figlio Christopher, ma quando lavorava assieme al padre (il regista Gérard Oury) i risultati, da Tre uomini in fuga al Cervello, erano migliori. Avercene, comunque, di film “medi” così: immaginatelo girato a Fiumicino, con due italioti a vostra scelta...
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