Regia di Richard Clabaugh vedi scheda film
Incredibile! Incredibile pensare a quanto in basso si può arrivare. Ma che bisogno c'è di fare dei film come questo? "Python" è infatti una tipica "americanata" che, come è successo per praticamente tutti i film del filone catastrofico/horror con protagonisti degli animali, trova il suo motivo conduttore in quella che era stata una delle tematiche portanti di "Jaws" di Steven Spielberg (1975): l'esasperazione delle dimensioni spropositate dell'animale di turno che minaccia l'uomo. Il problema è che, mentre Spielberg ci propose un "Carcharodon Carcharias" (un Grande Squalo Bianco) di 8 metri - cosa accettabile, dato che in natura esistono Grandi Squali Bianchi che superano anche i 10 metri -, Clabaugh ci costringe a sorbirci un serpente, frutto di un esperimento scientifico (ti pareva...) che, a detta del Dottor Rudolph, è lungo ben 129 piedi, cioè quasi 40 metri. Ed è proprio questa eccessiva esagerazione che rovina tutto il film, che dà l'idea dell'impossibile, dell'assolutamente fantastico. Se poi ci si aggiunge che gli attori sono quasi tutti incapaci, che i dialoghi sono penosi, spesso troppo forzatamente ironici, e che gli effetti speciali sono spesso ridicoli, allora ci si può bene rendere conto di che razza di film stiamo parlando. Guardatevi "Mamba" del grande Felice Orsini. Con quello sì che sentirete la tensione salire alle stelle (senza bisogno di alcun mostro lungo 40 metri, anzi)...
Niente di eccezionale, ma lascia dei vuoti narrativi: per esempio non viene detto quasi nulla sulla creazione scientifica del serpente, nè del perchè venisse trasportato proprio nella cittadina di New Heaven, dove si svolge la pellicola. Incompleta... (Fra le altre cose, vorrei far notare ai gestori di film.tv che la trama scritta sul sito è in buona parte sbagliata. Provvedete a correggerla: sarà un film orribile, ma almeno la trama bisogna scriverla giusta...)
Va bene voler imitare "Jaws", ma non si può pensare di produrre una colonna sonora che sia all'altezza del capolavoro di Spielberg. Cosa dimostrata dalla ridicola colonna sonora di "Python"...
Inutile sprecarsi in chiacchiere inutili: se si deve fare un film, che lo si faccia non dico bene, ma perlomeno "cum crapa"...
Non mi è stato particolarmente antipatico, ma non mi sembra affatto un attore molto capace: troppo freddo, troppo inespressivo e spesso incapace di trasmettere sentimenti...
E' il protagonista principale e mi chiedo perchè debba esserlo proprio lui: un bel fisico non basta per essere grandi attori; ci vuole anche qualcosa in più. Qualcosa che Rosanoff non ha: il talento...
Non male, ma pecca di una troppo frequente staticità, sia per quanto riguarda l'azione che per quanto concerne le stesse espressioni del suo volto. Insomma, si vede che l'attore c'è, e che sarebbe anche capace, ma Van Dien probabilmente non riesce ad esprimere al meglio, per non so quale motivo, le proprie capacità latenti...
Probabilmente il migliore in assoluto del cast (come se ci volesse chissà che sforzo!). Peccato solo che gli venga affidato un ruolo leggermente secondario (e qui passi) e che, soprattutto, lo getta nel ridicolo più totale (e qui non passa proprio!). Dico questo perchè è proprio Englund ad esprimere tutte le negatività del film; e con una sola frase, per giunta. Quella con cui si rivolge a Parker (Van Dien) nell'edurlo sull'anormalità del serpente in questione: "Lei non ha capito che non si tratta di un comune rettile. L'essere di cui stiamo parlando è una perfetta macchina da guerra, con la potenza di un mezzo corazzato, lungo almeno 129 piedi, capace di raggiungere la velocità di 50 miglia all'ora, dotato di una pelle resistentissima, di una vista perfetta anche al buio, e di un insaziabile appetito di carne umana. Divorerà i suoi uomini prima che abbiano il tempo di battere ciglio...". Con un discorso simile, si capisce come la dichiarazione dell'idiozia del film spetti al povero Englund, che in generale non se la cava affatto male. Peccato solo per i contenuti della suddetta frase e per l'eccessiva teatralità e complessità con la quale viene pronunciata, caratteristiche che ne rendono palese la derivazione recitativa ed eccessivamente fantasiosa. In ogni caso, secondo me, Englund non è un attore da sottovalutare...
Regia ridicola, con pochissime inquadrature buone e con molte ingenuità, sia visive che narrative. L'idea stessa di utilizzare un soggetto in cui protagonista è un serpente di 40 metri mi pare un'idea azzardata. Se in più non si è nemmeno capaci di una messa in scena decorosa, allora il fiasco è giustificato. Budget troppo basso, effetti speciali ridicoli per essere nel 2000, attori sconosciuti e quasi tutti incapaci, dialoghi ridicoli, incapacità di gestire la troppa ironia inscenata, ironia che in ogni caso, in un film simile, dovrebbe essere quasi totalmente assente. Ecco i principali parametri in cui Clabaugh dimostra di aver fallito con questa pellicola. Un film da dimenticare, che offende il cinema...
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