Regia di Mark Steven Johnson vedi scheda film
Il Diavolo Rosso non aveva mai conosciuto trasposizione cinematografica.E dire che è uno dei personaggi piu'belli,e complessi, dell'universo marvelliano:divenuto cieco in seguito a una buona azione,Matt Murdock diviene avvocato,e di notte indossa la calzamaglia dell'eroe Daredevil(da noi,piu'brevemente Devil),visto che il materiale radioattivo che lo ha accecato ha elevato alla massima sensibilita'gli altri sensi,e mantiene l'ordine ad Hell's Kitchen,il brutto quartiere newyorkese dove vive(e che ha dato i natali a Stallone).Tra l'altro,il personaggio ha conosciuto un grande rilancio ad opera dello straordinario fumettista Frank Miller,che con la saga "Rinascita" ha ampliato lo spessore delle storie di Devil,rendendole un'autentica tragedia moderna che sfocia nell'epica,spesso toccanti o di una poesia lancinante.Nella versione cinematografica,che comunque ha una sua pregevolezza spettacolare,molto del potenziale del supereroe cieco si perde,il regista Johnson gira anche scene spettacolari,ma si affida a un montaggio anche troppo nevrotico che rende confuse le scene d'azione,e fa qualche errore di casting(Pantoliano non è un buon Ulrich,e anche sulla scelta di Affleck per il ruolo principale avrei da eccepire);inoltre,la scena del parco dove Matt Murdock ed Elektra si sfidano in un duello-schermaglia amorosa,di giorno,davanti a tutti,suscita involontariamente da ridere.Fosco e piu'violento della media dei film sul mondo dei supereroi,"Daredevil" non sfrutta a dovere le possibilita'dei personaggi presentati:forse occorreva un regista piu'scafato(l'esempio di Raimi valga come ideale).Azzardo un nome:Joe Dante?
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