Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
E anche Ozpetek ci regala la sua personale versione del Breve Incontro alla maniera di Lean,un breve e irrisolto interludio sentimentale che comunque ha il potere di cambiare le vite dei protagonisti.Ozpetek ottiene molto dai suoi attori,svela scorci cittadini di bellezza mai troppo ingombrante ma carica il racconto di molte ,troppe suggestioni finendo per appesantire il tutto. e nuocendo all'iniziale notevole fluidita'del racconto.E se all'inizio lo spiare il vicino alla finestra ha un sapore quasi hithcockiano poi tutto ha l'aria un po'telefonata,compresa l'affannosa ricerca delle radici del vecchio signore in cui si sono imbattuti.E se l'aria di complicita'che si instaura tra la stavolta brava e misurata Mezzogiorno e l'impassibile Bova stuzzica piacevolmente la voglia di sentimento il discorso poi fatto della riscoperta e della riappropriazione della propria esistenza resa grigia da un matrimonio sbagliato e da una famiglia troppo ingombrante ha un sapore un po'stucchevole....sembra tutto un po'troppo facile secondo me non si possono laciare cosi'le certezze che uno ha o peggio ancora distaccarsi dai figli....
bravo
impassibile
stavolta è tenuta bene a bada
un commiato da grande attore
all'inizio il racconto è di fluiidta'quasi sorprendente poi tutto si appesantisce
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