Regia di Phillip Noyce vedi scheda film
Phillip Noyce è un regista che considero in piena rivalutazione:non ho amato il suo "Ore 10 calma piatta",tutt'altro,cosi'come il ridicolo "Sliver",e i film di Jack Ryan con Harrison Ford li ho presi come film di genere per bussare al botteghino,ma la mossa de "La generazione perduta",e questo adattamento da Graham Greene,lo pongono sotto la luce di un métteur en scéne con una personalita'interessante.Thriller mischiato al melo',"L'americano tranquillo" porta alla luce interrogativi inquietanti,sui giochi politici che precedono le guerre,sul distorto idealismo antiqualcosa che porta a tragedie che colpiscono spesso innocenti e falciano via le loro vite,ad azioni individuali che contribuiscono al mutare di eventi storici.In lizza per una bellissima donna,e contrapposti su lontanissime concezioni della vita e delle guerre,Michael Caine,in una delle sue interpretazioni piu'belle,è un reporter disincantato al quale si ribalta completamente ogni prospettiva,Fraser è un credibile bisteccone americano che cela segreti raggelanti:l'ambientazione,curatissima,rende molto bene il quadro dell'Indocina tra la guerra fatta contro i francesi e quella imminente contro gli americani.Un film che riesce a riportare molto del romanzo da cui è tratto sullo schermo,e che sa trasformarsi,all'occorrenze,in una denuncia vibrante,come nelle due scene,drammaticissime,in cui la violenza ,pesantissima e latente,esplode lasciando sul terreno numerosi cadaveri.
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