Regia di Lee Tamahori vedi scheda film
E'notorio,inventare una storia dopo l'altra anche per un personaggio di collaudato successo non è uno scherzo:i film con protagonista l'agente 007 raggiungono quota 20 con questo,senza contare gli episodi apocrifi.E se il film,prodotto con gran dispendio di mezzi,a livello narrativo comincia a mostrare la corda a un certo punto c'è poco di cui meravigliarsi,data la fedleta'allo schema classico delle avventure di James Bond.Lee Tamahori,ingaggiato dopo il buon successo di "Nella morsa del ragno",fa tutto sommato un discreto lavoro,dando profondita'alle immagini,e perlomeno impostando il film a un livello decoroso per la confezione: il guaio è che le direttive dategli sono abbastanza rigide,e le sitazioni cominciano a farsi ripetitive ben presto.Brosnan rimanda alla prossima volta le dimissioni da superspia( e forse,visto che fuori da questo ruolo non ha molto appeal commerciale gli conviene), e comunque è il migliore dopo Connery a impersonare l'eroe fleminghiano,Halle Berry è bellissima e tonica,poco significativi invece i cattivi Toby Stephens,Rick Yune e Rosamund Pike,ammirevoli gli effetti speciali.Cavalcando col surf un'onda anomala nata sotto spinta di un ghiacciaio( proprio cosi'!),facendo a pugni muovendosi tra un raggio laser e l'altro,portandosi a letto sia la buona che la cattiva(mentre i due coreani cattivi sono piu' o meno velatamente gay),James Bond rimanda alla prossima volta che salvera'il mondo.Ma è proprio indispensabile far durare i film di 007 oltre due ore?Tanto,dopo un quarto d'ora di proiezione si è gia'capito tutto cio'che accadra'dopo...
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