Regia di Tom Holland (II) vedi scheda film
Charles Lee Ray (Brad Dourif), serial killer e strangolatore di Chicago, poco prima di finire dissanguato da vari colpi di pistola, finisce in un negozio di accessori e decide di lanciare un rito vooodoo su una bambola famosissima, di nome Chucky, per tralasciare la sua anima e continuare ad uccidere. Finisce, quindi nella casa di un bambino di nome Andy Barclay (Alex Vincent), impacchettato come regalo di compleanno, dalla madre (Catherine Hicks) di quest'ultimo: da qui cominceranno una serie di omicidi che porteranno persino Andy a sospettare della bambola.
Un semplice cult dell'horror americano: la storia della bambola Chucky é riconosciuta a livello mondiale, ma credo che proprio quest'ultima debba essere di vitale importanza per scavare nella psicologia di questa curiosa e malefica bambola. Devo ammettere che, nonostante la trama sia prevedibile, é probabilmente uno dei film più intensi che abbia mai visto: unire il fenomeno dei serial killer con un'innocente bambola conosciuta come "Tipo Bello" é già, di per sé, un'idea di base geniale. Bisogna anche rendere nota alla regia: Tom Holland ha realizzato un ottimo lavoro a livello di inquadrature, e forse questo lo distingue da altri cult horror del passato e non. Tre pecche del film sono la prevedibilità, la madre e il lato infantile della pellicola. Salto la prevedibilità, visto che ho già accennato di quest'ultima, e vado alla madre: nonostante si debba impersonare in un personaggio irascibile, la sua interpretazione te lo infastidisce. Sarà per la troppa rabbia che ella trasmette in una sola frase, chi lo sa.. E poi il lato infantile: Andy, che appunto é un bambino, é TROPPO infantile, perché mostra degli aspetti stereotipati che ti rovinano le aspettative del personaggio, eppure egli é, assieme a Chucky, il protagonista.
Tutto sommato, é un discreto film con le giuste sfumature horror.
7½.
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