Regia di Duilio Coletti vedi scheda film
Siamo in pieno genere di moda, con l’attrice che diventerà a breve la regina del melodramma all’italiana, ma certamente in altre mani di regia e qui si vede benissimo. La storia è insostenibile, ma questo nel genere non è una novità e proviene direttamente dal mondo sentimentaloide dei fotoromanzi, la direzione di Coletti non riesce in niente a sostenere né la storia né la recitazione, che è in balia degli attori e dei doppiatori stessi e purtroppo questo incide nel risultato complessivo del film e non solo in quello finale. L’argomento battuto è quello della prostituzione, che era un po’ la base delle storie del genere; si nota oltre che la Sanson ,la Masina non certo al suo primo ruolo di prostituta, ma sempre con un tono troppo caricato e Stoppa nel ruolo del meschino ricattatore.
storia davvero insostenibile
mediocrissimo
non basta la sua presenza
interpretazione di maniera
siamo alle prove generali dei suoi grandi film
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