Regia di Juan Carlos Fresnadillo vedi scheda film
Ci sono dei film che hanno un'idea tanto semplice quanto fulminante.E che su questo spunto quasi ci possono campare di rendita.
E'il caso di Intacto, oggetto filmico ambiguo quanto fascinoso, disomogeneo quanto stimolante, irrisolto quanto originale.
La fortuna può essere quantificata e si trasmette con un tocco ,un pò come succedeva al demone canterino Azazel che ne Il tocco del male passava da una corpo all'altro.
Ma se la fortuna è cieca la sfiga ci vede benissimo e anche chi ha questo dono deve fare spericolata gimkana tra tutti gli ostacoli che il destino pone di traverso.
Che cosa li spinge a trovare conferme del dono che hanno?
E perchè vogliono correre consapevolmente il rischio di perdere tutto per avere questa risposta?
Su questi interrogativi a cui è praticamente impossibile rispondere, Fresnadillo( poi cooptato fuori dalla Spagna per un cinema più tradizionale) costruisce un ibrido dal passo lento e dotato di un'atmosfera che definire malsana è addirittura eufemismo.
C'è sempre un'aria di apocalisse incombente che sovrasta tutti i personaggi del film.
Intacto è un susseguirsi di prove a cui viene sottoposta questa fortuna congenita o acquisita come una malattia.
Dalla prova di coraggio a quella di stupidità conclamata come quella di attraversare bendati strade ad elevato volume di traffico.
Bella la corsa tra i boschi ed è bello anche come vengono scardinate le coordinate dei vari generi in cui sembra incanalarsi il film ogni volta.
Intacto è un film buio e amaro in cui i lampi di luce nell'immensità del deserto sono il contrappunto alle pareti asfissianti in cui sono letteralmente seppelliti i personaggi per la maggior parte del film.
Una cosa è certa: Intacto lascia una sensazione di disagio addosso.
bella regia
notevole
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