Regia di John McCauley vedi scheda film
Dal titolo uguale o simile a molti, troppi altri titoli similari tra cinema e tv, ma attratto dalla interessante colonna sonora elettronica e ossessiva composta dallo stesso regista John McCauley con il tema portante ripetuto all'infinito ed evidente plagio da "The Chase" di Giorgio Moroder, si tratta di una ovvia, evidente filiazione tra le miriadi generate, di ''Halloween" di John Carpenter.
Con la differenza che il vero insospettabile assassino non è assolutamente quello che viene indicato in tutti i modi fin dall'inizio, e si rivelerà nel lungo finale.
Stuart Whitman dalle infinite presenze in ogni rivolo del cinema di genere quasi mondiale, interpreta un barbuto sceriffo del posto.
Girato non male, con evidenti carenze a livello di scenografie degli interni, tutti naturali ma certo non con le invenzioni di taglio delle luci e delle ombre di un Dean Cundey, offre una immancabile ma abbastanza pregevole e poco effettata scena di nudo integrale solo pelo non dettagli, in una vasca da bagno, della esordiente protagonista e poi abbastanza nota Molly Cheeck.
Daniel Greene in una delle sue prime parti cinematografiche prima dei successi soap, e dei ruoli temporalmente coevi nel cinema di genere italiano.
Tra i ruoli cinematografici "adulti" dell'ex bambino prodigio delle serie TV anni sessanta-settanta, poi notissima personalità radiofonica statunitense Danny Bonaduce, bravo e convincente nella parte del designato e quanto mai predestinato, ma sbagliato, colpevole dei delitti. E invece vero eroe positivo protagonista.
Particolarmente efferata e realistica la sequenza dell'omicidio della tipa con la faccia nel lavandino della cucina.
John Nada
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