Regia di Silvano Agosti vedi scheda film
Buone intenzioni di critica al capitalismo occidentale (con la morte non casuale di Enrico Mattei come modello), ma un risultato non sufficientemente efficace, come spesso è capitato ad un cineasta intellettualmente onesto, ma fumoso, come Agosti. Questo apologo fantasociologico avrebbe avuto bisogno di un più pungente spirito swiftiano, come le sulfuree premonizioni letterarie di un Anthony Burgess (Il seme inquieto) o di un Kurt Vonnegut jr. (Comica finale). Esperimento comunque interessante, per il suo rifuggire da ogni banalità, e da vedere.
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