Regia di James Bird vedi scheda film
Siamo in un futuro in cui la tecnologia può permettersi di produrre individui artificiali simili ad esseri umani. La "WifeLike" è una società che offre a uomini facoltosi un modello di androide femminile fatto su misura per le esigenze del suo acquirente, queste creature artificiali non vengono chiamate mogli, ma compagne…
Siamo nel puro campo del business, con tutte le conseguenze che questo comporta.
A William, un dipendente della WifeLike ne viene assegnata una per sostituire la moglie Meredith scomparsa di recente.
Per chi ha già visto film in cui sono presenti degli androidi, vale la pena di vedere l’interpretazione di Elena Kampouris a cui viene affidato il ruolo della scomparsa Meredith. L’attrice riesce a mimare l’atteggiamento, le movenze di un essere artificiale senza calcare troppo, ma dandone la percezione, le sfumature. Magistrale la sua interpretazione, da sola vale la visione del film.
Jonathan Rhys Meyers è invece William, goffa e pesante la sua versione dell'altro protagonista, il recuperante di compagne scomparse.
Per il resto “WifeLike” non è un prodotto di buona qualità, si scopiazza da altre pellicole più famose, neppure troppo bene, si accenna alle già complicate relazioni uomo-donna, in questo caso risolte con la sostituzione dell’altro individuo con un essere artificiale.
Visione appena sufficiente, giusto per vedere la Kampouris.
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