Regia di Luigi Perelli vedi scheda film
Riprese della manifestazione organizzata dalla Federazione Giovanile Comunista Italiana al Palazzo dello Sport di Roma in occasione del trentennale della Liberazione.
1975: cosa è rimasto del Sessantotto italiano? Ce lo racconta, a suo modo, questo documentario abilmente diretto da Luigi Perelli, già autore del western comico Lo chiamavano Verità (1972: non esattamente un successo, ma comunque poco indicativo qui) e due anni prima del ben più interessante Al Fatah – Palestina, documentario sul movimento di liberazione palestinese. Musica per la libertà è un altro film politico, dunque, sebbene incentrato su un festival musicale che però ospita anche interventi parlati e momenti di dibattito ad alto impegno civile (c'è anche Gian Maria Volonté tra gli oratori; altrettanto attesa è la presenza di Stefano Satta Flores, mentre risulta già più sorprendente quella di Gigi Proietti). Un'ora e un quarto circa in cui la musica la fa comunque da padrone, tra Paolo Pietrangeli, Giovanna Marini, Maria Carta e gli Inti-illimani; interessante la scelta di non citare in alcun modo nessuno tra gli artisti in scena, limitandosi a una didascalia in chiusura di film che recita testualmente “Si ringraziano gli artisti, i cantanti, i musicisti che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione”, mentre i nomi dei tecnici vengono esplicitati. Documento d'epoca, senza dubbio, che fotografa un preciso istante e un movimento forse al culmine del suo splendore. Inevitabile la sufficienza 'politica' (no pun intended). 6/10.
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