Regia di Kevin Donovan vedi scheda film
A cinquant’anni, e quasi non li dimostra, Jackie Chan si cimenta con una parodia di James Bond, l’agente segreto per antonomasia. Lo spunto per questa intrusione viene da un vestito ipertecnologico, quasi magico come quello di una fiaba. Il vestito in questione è uno smoking griffato Armani di proprietà di Clark Devlin, lui sì agente segreto e del quale Jimmy Tong è lo spericolato autista. Dopo un attentato nel quale rimane ferito, Devlin chiede al suo autista di sostituirlo in una missione nella quale bisogna sventare la minaccia di un pazzo che vuole avvelenare le falde idriche del Nord America e di indossare il suo smoking dalle mille risorse. Tong/Bond si cala con naturalezza nel suo nuovo ruolo in compagnia della collega Del Blaine, alla sua prima missione ma assai tenace. Ormai Chan, con quella faccia sempre sorridente tendente al catatonico, è diventato un beniamino di Hollywood e questo film prodotto dalla DreamWorks ne è un’ulteriore testimonianza. Il risultato comunque non ci sembra all’altezza dei suoi recenti Rush Hours e ad eccezione della scena in cui quasi uccide James Brown o nei ”fetenti“ titoli di testa che potrebbero guadagnare una querela da parte delle case di imbottigliamento delle acque minerali, il film prosegue noiosamente sino ai consueti titoli di coda ”chaniani“ con ciak sbagliati che sono migliori di quelli veri.
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