Regia di Ang Lee vedi scheda film
Uno dei più camaleontici registi delle storia del cinema, dopo essere passato per le atmosfere raffinate e rarefatte de Il banchetto di nozze, alla peggiore sintesi immaginabile tra oriente e occidente (La tigre e il dragone) approda, dopo una serie ininterrotta di cambiamenti di strada, ai supereroi della Marvel. E lo fa tirando fuori dalla manica l'asso che non ti aspetti, quello di un confronto edipico che poggia su un personaggio (il padre di Hulk) che non era nella serie originale nata negli anni Sessanta. Siamo nei paraggi de La bella e la bestia o, se preferite, de Il gobbo di Notre Dame, con inevitabili rimandi anche a Frankenstein e King Kong. La storia è quella di uno scienziato pazzo (interpretato da un mefistofelico Nick Nolte) che pur di sperimentare inietta i risultati dei suoi intrugli in suo figlio, ancora piccolissimo. Quando quest'ultimo (Bana) diventa adulto, convinto per anni che i suoi genitori siano morti in un incidente, finisce per manifestare i segni di quella iniezione letale subita da bambino, e nei momenti di rabbia di trasforma in un gigante verde e forzutissimo, capace di resistere persino agli attacchi aerei. Neanche a dirlo, c'è chi nel temibile gigante vede la possibilità di profitti in campo bellico, il che inasprisce la caccia all'uomo.
Lee è straordinario per come riesce a restituire sul grande schermo la tavola del fumetto, grazie a un insistito split-screen, a trovate pirotecniche di colore e a un montaggio da standing ovation (merito di Tim Squyres). Ma la qualità del film sta anche in una sceneggiatura capace di raccontare con efficacia gli eccessi prometeici dell'uomo, la nemesi e la volontà di potenza degli scienziati, nonché nell'assemblare una storia che non sembra affatto la giustapposizione di scene create apposta per scatenare gli effetti speciali, tanto più che il supereroe compare soltanto al quarantesimo minuto. Qualche dubbio rimane invece sulla qualità dell'animazione, che si colloca una spanna indietro rispetto a tanti prodotti coevi.
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